I 4 migliori cingoli per motocoltivatore per non impantanarsi durante l’acquisto

Con un motocoltivatore tra le mani potremmo pensare di essere inarrestabili. credere di riuscire a raggiungere ogni zona della nostra proprietà, ogni angolo, con la stessa facilità non è così scontato.

Un giorno in cui piove anche uscire a piedi, su certi terreni argillosi è impossibile. Figuriamoci farlo con un mezzo da oltre 10 tonnellate, le probabilità di piantarsi sono decisamente alte. Ecco perché la tecnologia ha portato a noi i cingolati anche per strumenti relativamente piccoli come un motocoltivatore con rimorchio o una motozappa diesel.

In questo articolo, cercheremo di capire quali aspetti ci possono essere utili per fare la scelta giusta, ruote gommate o cingoli per il nostro motocoltivatore?

Le migliori cingoli per motocoltivatore


Quali sono i migliori cingoli per motocoltivatore?

Comprendere quali siano i migliori cingoli non è certamente un gioco da ragazzi. Gli aspetti da guardare sono molti e soprattutto non sono sempre uguali. E’ necessario conoscere le mansioni che andremo a svolgere ma soprattutto le condizioni del suolo in cui andremo ad operare.

Un ottimo consiglio è quello di partire da prodotti di qualità, quindi è necessario affidarsi ad una casa produttrice seria. In secondo luogo, oltre alle caratteristiche del cingolo, è necessario sapere quelle del motocoltivatore su cui andremo a montarlo, come il peso base e quello delle zavorre per poter bilanciare efficacemente il lavoro e la potenza del motore.

1. Cingoli in gomma per motocoltivatore di Traxter

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Questi prodotti in gomma, di nuova generazione, misura 180x60x37 cm, sono un’ottima scelta tra qualità e prestazioni. Il materiale è ottimo, grazie anche all’anima lamellare in acciaio fuso, per una durata superiore, anche grazie all’assenza di saldature intermedie, che renderebbero il cingolo fragile.

I denti in acciaio sono incapsulati nella gomma, rendendoli adatti ad ogni tipo di motocoltivatore o altro mezzo, con cingolo in gomma o in ferro; con rulli di appoggio interni o esterni. Con questi cingoli potrete raggiungere prestazioni elevate senza scivolare, anche nei terreni più insidiosi.

Consiglio di verificare sempre le dimensioni del cingolo e i modelli compatibili prima dell’acquisto. Il prezzo si riferisce ad un singolo cingolo e non alla coppia.


2. Cingoli in gomma per motocoltivatore di Traxter

Resistenza e qualità sono la base di questi cingoli in gomma. Sono infatti la prima scelta per molte case produttrici di motocoltivatori, in funzione della loro versatilità e durevolezza. le dimensioni sono 180x60x34 cm e sono ideali per mini escavatori e mezzi cingolati in genere.

 La caratteristica anima lamellare in acciaio fuso e senza saldature intermedie li rende prestanti anche sotto sforzo. Sono adattabili a diversi sistemi di trazione poiché accettano sia rulli di sostegno interni che esterni. Hanno una garanzia di 12 mesi. Consiglio sempre di verificare le misure ed il modello adatto per il proprio veicolo.


3. Cingoli in gomma per motocoltivatore di Traxter

Dalla tecnologia giapponese una gamma di prodotti innovativi dalla gomma fino all’anima in acciaio fuso. Le saldature precise e studiate, rendono ancora più resistente un prodotto che mira a scalare anche i muri.

Questi sono prodotti professionali, universali, per ogni mezzo dalla motocarriola al miniescavatore, si adattano a tutti i sistemi di tendimento, siano essi interni o esterni. Sono le scelte di primo montaggio di case come Hitachi, Yamaha e Komatsu. La loro misura è di 180x72x34 cm.

Hanno una garanzia di 12 mesi e sono venduti singolarmente.


4. Cingoli in gomma per motocoltivatore di Traxter

Sempre dalla casa Traxter, per portare a casa nostra prodotti di qualità superiore. Sempre secondo la tecnologia più moderna e i materiali migliori, questi cingoli in gomma sono ideali per diversi veicoli: dall’escavatore alla motocarriola.

Nettamente robusti grazie all’assenza di saldature intermedie nell’anima del cingolo ed i denti incapsulati che li rendono adatti ad ogni mezzo. Sono universali e si adattano a diversi modelli noti tra cui Benati, Bobcat, Dumper, Goldoni e tanti altri ancora.

Anche loro sono venduti singolarmente ed hanno una garanzia di 12 mesi. Consiglio sempre di verificare l’adattabilità delle misure e del modello con il vostro escavatore, come scritto nella descrizione.


Pneumatici o cingoli per il motocoltivatore?

Non sono solamente la linea estetica ed il design a rendere ancora più accattivante l’immaginario dei cingolati, ma soprattutto le elevate prestazioni. A parità di potenza, un motocoltivatore cingolato, che sia esso un motocoltivatore, una motozappa o un biotrituratore, è sempre la prima scelta per gli agricoltori che devono arare e muoversi in libertà.

Come sappiamo ogni decisione comporta delle scelte, per questo la soluzione perfetta per tutti non esiste. Si possono però trovare le soluzioni ideali alle nostre esigenze. Andremo quindi ad osservare i vantaggi dei cingoli in gomma, che oggigiorno stanno divenendo una delle certezze nel mercato, per affidabilità e prestazioni professionali, su tutti i terreni e su tutte le pendenze.

Di seguito cercherò di elencare e chiarire gli aspetti da considerare, prima di procedere all’acquisto dei pezzi di ricambio per la vostra motozappa o trattorino.

Trazione

La trazione è esattamente ciò che stiamo cercando, quando siamo interessati ad un motocoltivatore multifunzione cingolato. Questo termine si riferisce alla movimentazione del mezzo e quindi, le funzioni a cui andremo incontro sono spesso molteplici e varie. Esistono infatti motozappe oppure motocoltivatori multifunzione. Possono servirci per arare il terreno, per azionare una trincia o per movimentare pesanti rimorchi.

In tutte queste situazioni, la trazione è l’aspetto fondamentale per la riuscita di un buon lavoro. La trazione non è altro che l’attrito tra il suolo ed il mezzo di trazione, che permette al veicolo di muoversi nei terreni più insidiosi, che siano essi umidi ed argillosi o semplicemente ripidi ed erbosi. Questa migliora man mano che la superficie di appoggio aumenta. Per questo un cingolato in gomma flessibile, che si adatta alle esigenze del suolo, è ideale.

Per comprendere le differenze dati alla mano, ecco alcune informazioni dalla Agco calculations: un cingolato da 360 cv ha una superficie di contatto del cingolo in posizione statica, di 3,1 m². Al contrario di un copertone radiale che a seconda delle zavorre e del terreno, può avere una superficie di contatto da 1,5 a 1,8 m².

Maggiore è la larghezza della superficie e migliori saranno le prestazioni e la trazione, soprattutto in condizioni difficili. Anche la regolazione di questi sistemi è piuttosto semplice.

I cingoli diventano fondamentali ad esempio, per movimentare una seminatrice di grosse dimensioni. Ovviamente stiamo parlando di attrezzature professionali.

Come dicevo, questo settaggio è particolarmente semplice perché oltre le zavorre da bilanciare, non dovrete fare altro. Gli pneumatici, diversamente dai cingoli, richiedono più attenzioni e soprattutto vi sono più aspetti di cui tenere conto. Innanzitutto la pressione degli pneumatici, che va regolata a seconda del carico e della distribuzione del peso oltre alle condizioni del suolo. Tutte queste operazioni richiedono decisamente più accortezza di quanto non richieda mettere in assetto un cingolato.

Entrambi i mezzi avranno un certo grado di slittamento anche nelle migliori condizioni di lavoro. I cingolati hanno un grado di slittamento dal 3% al 5%, contro gli pneumatici che invece stanno tra l’8% ed il 12%. Una differenza non da poco.

Analizzando questo dato, si vede come questo sia più che sufficiente per giustificare l’efficienza del dispositivo cingolato. Avendo un’efficienza così, anche i metri battuti dalla macchina saranno superiori, a parità di carburante utilizzato. Di contro, i mezzi dotati di pneumatici sono in grado di raggiungere velocità più elevate a parità di potenza, senza aumentare anche il consumo di carburante.

Quindi la giusta domanda da porsi è: se una macchina a ruote possa essere messa a confronto con il suo corrispettivo cingolato, soprattutto in particolari condizioni del suolo? Se anni fa apparivano mezzi solo per grandi aziende, grazie all’avanzamento tecnologico, le possibilità di un cingolato, sono aperte a tutti al giorno d’oggi.

Condizioni di umidità del suolo

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Questa è la situazione più difficile da gestire, in cui le prestazioni dei mezzi a pneumatici calano drasticamente. Sono anche le condizioni più favorevoli per i cingolati, che non perdono aderenza al suolo. La manovrabilità sarà comunque compromessa, ma non rimarrete con i piedi nel fango.

Su di terreni coltivati o comunque in presenza di vegetazione e suolo umido, con superfici scivolose, l’operatore di un motocoltivatore su ruote deve tenere in conto degli alti livelli di slittamento a cui andrà incontro. Certamente però, il controllo e la manovrabilità di un mezzo gommato rimangono comunque superiori.

La grande stabilità dei mezzi a cingoli è dovuta in gran parte dall’altezza ridotta del mezzo, che permette di avere un baricentro basso e quindi maggiore equilibrio, stabilità e distribuzione del peso.

Peso e aderenza

Se si parla invece di efficienza di prestazioni, il discorso si complica. Guardando ai dati precedenti, quel range del 2-5% di slittamento, dovrebbe essere superiore in termini prestazionali, contro il 15% di slittamento degli pneumatici. Questo aspetto però, ha anche delle conseguenze negative. A causa dell’elevato attrito dovuto alla superficie di contatto ed al peso del mezzo, lo spunto iniziale per vincere lo stato di quiete è decisamente superiore a quella dei mezzi gommati. Questo comporta certamente un dispendio di carburante superiore.

Che sia un cingolo o un gommato, lo sforzo richiesto al mezzo per muoversi sarà sempre maggiore, man mano che il veicolo sprofonda nel suolo ed è a contatto con esso. Questo significa che l’abilità di lavorare sulla superficie, in condizioni ottimali, generando anche prestazioni elevate in termini di trazione, è un’altro aspetto che ci aiuterà a comprendere le differenze.

In ogni caso, è necessario sapere che cingoli e pneumatici necessitano delle adeguate condizioni di peso e distribuzione del carico per rendere al meglio delle loro possibilità. Entrambi possono infatti incrementare la loro aderenza, bilanciando lo slittamento causato dal carico posteriore, semplicemente aggiungendo zavorra nel fronte del mezzo. Questo è l’unico modo per sfruttare effettivamente tutta la superficie dei cingoli o, nel caso degli pneumatici, di sfruttare al meglio la trazione motrice del motocoltivatore.

Slittamento

Soprattutto quando si tratta di lavori sulla superficie del terreno, l’abilità di un mezzo pesante di muoversi agilmente diventa davvero fondamentale in termini di sicurezza e di prestazioni.

Gli operatori di mezzi gommati avranno il vantaggio di avere a disposizione una macchina flessibile, regolabile, gestendo il peso e la pressione degli pneumatici secondo le esigenze. Un motocoltivatore o trattore agricolo come ad esempio il Fendt 936 Vario, una volta liberato della sua zavorra, avrà ad un peso di 10,8 tonnellate oppure un modello come l’ IH Magnum 315, che alleggerito di tutto, arriva a 9,4 tonnellate.

I cingolati invece, hanno un peso di base decisamente superiore, di 14 tonnellate, dovuto al telaio estremamente pesante. Questo aiuta la movimentazione certo, ma influisce negativamente su terreni troppo morbidi, creando solchi durante manovre troppo strette.

Nonostante la differenza di peso tra i due veicoli e la maggiore superficie di contatto garantita da ciò non sia sufficiente per stabilire a priori la superiorità del cingolato, questo ha decisamente colmato le carenze dovute alla sterzabilità ridotta del mezzo.

Ovviamente, il peso del veicolo avrà un impatto negativo sulla compattazione del suolo negli strati inferiori del terreno, che spesso porta negli anni aridità a causa dell’assenza di ossigeno nel terreno.

L’operatore di un mezzo gommato che si appresta a lavori superficiali quindi, avrà il compito di regolare adeguatamente peso e pressione pneumatici. Questo con lo scopo di ottimizzare la superficie di contatto, soprattutto quando per una data mansione è richiesta la massima potenza.

Sempre secondo i dati, l’impatto sul suolo dovuto agli pneumatici, che influisce negativamente sulle radici e sui raccolti, è il 25% in più rispetto ai cingoli.

Manovrabilità

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Un cingolato comunemente può muoversi fin quasi ruotando su se stesso, anche se, una manovra del genere è sempre sconveniente su di un suolo sconnesso o su di un pavimento ruvido che danneggerebbe il cingolo.

Per consentire una corretta manovrabilità i nuovi mezzi sono dotati di dispositivi di sterzo a volano molto più avanzati, che hanno però il difetto di creare veri e propri solchi nel suolo umido.

I modelli a quattro cingoli invece sono decisamente più tecnologici. E’ il caso dell’ IH quadract. Questi mezzi grazie ad una migliore distribuzione del peso riescono ad ovviare al problema della manovrabilità e dei solchi sul terreno.

“L’effetto solco” può essere mitigato nei veicoli a doppio cingolo, semplicemente migliorando la qualità dello sterzo grazie a sistemi pneumatici che rendono più morbida la manovra, ma soprattutto tenendo sempre in considerazione gli spazi necessari per effettuare larghe svolte, di modo da non sterzare mai.

Mobilità

Uno dei limiti dei cingolati è sempre stata la movimentazione sulle strade asfaltate, urbane o extraurbane che siano. Questo perché oltre a danneggiare la strada, sono sempre stati considerati mezzi lenti e pericolosi. Grazie all’innovazione nel campo dei materiali, si è riusciti a raggiungere un ottimo compromesso con cingoli in gomma in grado di percorrere le strade asfaltate secondo le norme vigenti.

La velocità rimane un limite non trascurabile, ma sicuramente questa nuova tecnologia permette anche a chi dovrebbe attraversare superstrade e strade extraurbane, di poter acquistare un cingolato.

Un altro vantaggio dei cingolati è che, a differenza dei trattori gommati, non necessitano di scorta per trasporto eccezionale, se hanno una larghezza massima di 3 metri, poiché sono considerati meno pericolosi da immettere in circolazione.

Versatilità

La vera forza dei motocoltivatori gommati è la versatilità. Una motrice può essere montata su di una mietitrebbia tanto quanto un aratro, per tutte le fasi del ciclo produttivo e le relative mansioni di lavorazione del terreno.

All’atto pratico però, gli agricoltori preferiscono un mezzo gommato per svolgere i compiti di mietitura, semina e fertilizzazione del suolo. Un motocoltivatore da 250-350 cavalli infatti, può svolgere agevolmente ciascuno di questi compiti anche meglio dei cingoli.

Quindi la mansione è determinante, ma non vincolante, per la scelta del mezzo di movimentazione, poiché i pro ed i contro di ciascun sistema sono ben evidenti.


Domande frequenti

🚜 Cos’è un motocoltivatore cingolato?

Si tratta di un mezzo di movimentazione che non sfrutta le classiche ruote, come i trattori comuni ma bensì in sistema di cingoli per sopperire alla mancanza di aderenza di un terreno umido, scivoloso o scosceso o semplicemente per spostare carichi pesanti al di fuori delle strade asfaltate senza il rischio di rimanere impantanati.

🚜 Perchè preferire i cingolati ai mezzi gommati?

Sicuramente la guida è più aspra su di un cingolato soprattutto su di superfici dure come l’asfalto, dovuto alla mancanza di sospensione che l’aria dello pneumatico fornisce. La situazione di equilibrio però, nei mezzi a cingolo è decisamente elevata grazie al baricentro più basso.

🚜 Perchè i motocoltivatori cingolati sono meglio dei motocoltivatori con pneumatici?

I cingoli hanno una pressione superficiale del suolo maggiore rispetto agli pneumatici e quindi vi aderiscono meglio. Per superfici morbide anche gli pneumatici possono andare bene, a condizione che il clima sia asciutto. Pioggia o neve renderebbero inutilizzabili i trattori gommati. nonostante la scelta di modelli a superficie elevata, più simile a un cingolo che non ad uno pneumatico.