Come misurare il pH del terreno

Lo sapevi che, prima di coltivare, ogni buon agricoltore misura il pH del suolo del proprio orto?

Se ti stai chiedendo di cosa si tratta e perché è così importante, sei nel posto giusto.

Insomma, continua a leggere se vuoi sapere come misurare il pH del terreno!

Come misurare il pH del terreno?

Qui di seguito ti presentiamo come misurare il pH del terreno:

1. Cos’è il valore del pH?

In chimica, il pH è un indice che misura quanto una soluzione sia acida o basica (si dice anche alcalina)

In generale, diciamo che un pH alto corrisponde a una sostanza basica, mentre un pH basso indica una forte acidità.

Ma scendiamo un pochino nel dettaglio.

Il termine pH sta per “potenziale dell’idrogeno”, perché a determinare l’acidità di una sostanza è proprio la concentrazione di ioni idrogeno H+ contenuti in essa.

Agli ioni positivi H+ si contrappongono gli ioni negativi OH- (ioni ossidrile).

  • Una maggior concentrazione di H+ determina un ambiente acido
  • Una maggior concentrazione di OH- determina un ambiente basico

Questo indice segue una scala logaritmica in base 10. Ciò significa che ogni aumento/diminuzione di un’unità di pH corrisponde a una variazione di acidità 10 volte superiore/inferiore.

Per calcolare il pH, devi sapere che I valori di pH vanno da 0 a 14 e corrispondono a:

  • 0 – 2: fortemente acido
  • 3 – 5: debolmente acido
  • 6 – 8: pH neutro
  • 9 – 11: debolmente basico
  • 12 – 14: fortemente basico

Queste che ti ho illustrato sono conoscenze base di chimica ma vale esattamente allo stesso modo se si parla di pH del terreno.

Per approfondire il concetto di pH, dai un’occhiata qui.


2. Come misurare il pH con una cartina tornasole

Ok, l’esame di teoria adesso lo passiamo.

Ma in pratica, come faccio a misurare il pH del mio terreno?

Non è una procedura complicata: puoi fare tutto usando una cartina tornasole!

Per prima cosa dovrai prelevare un campione di terreno.

Per farlo bene dovrai prelevare il terreno in più punti del tuo orto, almeno 5 o 6. Il terreno non è uguale in ogni punto e, in questo modo, avrai un campione di terra medio del tuo orto.

Per misurare bene il pH del terreno non dovrai prelevare il campione troppo in superficie né troppo in profondità. Una profondità di 10 centimetri andrà benissimo.

A questo punto dovrai eseguire i seguenti passaggi:

  • Sciogli la terra in acqua distillata, mescolando accuratamente. È importante usare l’acqua distillata per non alterare il pH del terreno.
  • Immergi una cartina tornasole nella soluzione acquosa che hai ottenuto. Per le tempistiche segui quanto indicato sulla confezione della cartina.
  • In base al colore che assumerà la cartina, potrai ricavare il pH del terreno.

Le cartine tornasole possono essere facilmente reperite online anche su amazon!

MISURA PRIMA DI CONCIMARE!

Non misurare il pH subito dopo aver concimato il terreno. Le interazioni chimiche causate dal concime possono restituire un valore errato di pH.


3. Perché è importante conoscere il pH del terreno?

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Conoscendo il pH del terreno del tuo orto potrai comprendere meglio quanto i nutrienti, il cibo delle tue piante, sono disponibili a essere assorbiti.

Sì, perché la disponibilità di sali minerali e sostanze organiche è influenzata dal pH del suolo!

A pH troppo elevati o troppo bassi, diversi macronutrienti essenziali per le attività metaboliche delle piante diventano indisponibili per l’assorbimento.

Pensiamo al potassio, al calcio, azoto, fosforo, zolfo e magnesio: a pH lontani dalla neutralità queste molecole si complessano e diventa molto difficile per le piante assorbirli.

Alcuni ioni, come per esempio l’alluminio, a pH inferiori a 5 diventano molto solubili nel terreno e possono causare una patologia da tossicità da alluminio.

Altri nutrienti, come il cloro, il ferro, lo zinco, il rame e il molibdeno, diventano più assorbibili a pH estremi.

Insomma, conoscere il pH ti dà un’idea completa di cosa “stai dando da mangiare” alle tue piante.

È importantissimo per farle crescere forti e sane!

  • Valore di pH ottimale del terreno

La maggior parte delle coltivazioni gradisce un pH del suolo compreso tra 6,0 e 7,5. Diciamo un valore neutro o leggermente acido.

A questi livelli le piante avranno la migliore disponibilità di nutrienti possibile.


4. Cosa influenza il pH del terreno?

Sono diversi i parametri che influenzano il pH del terreno!

Purtroppo sì: bisogna conoscerli tutti per sapere sempre come creare il tuo orto perfetto.

  • Le sostanze che formano il terreno

Il terreno si forma grazie a un lento processo di modifica e invecchiamento di rocce e materiali che provengono dagli strati più profondi.

Le rocce possono essere diverse e variare nella loro composizione: possono essere molto acide oppure molto alcaline.

Dalla composizione del terreno dipenderà il suo pH.

Ad esempio i terreni acidi sono formati da arenaria oppure da scisto. I terreni alcalini sono principalmente calcarei.

  • Quantità di piogge

L’acqua piovana è sempre un po’ acida!

È per questo che nelle zone ad alta piovosità è più probabile trovare un suolo acido.

Questo è dovuto alla reazione dell’anidride carbonica che, nell’atmosfera, forma l’acido carbonico. Questo si diffonde nel terreno e ne aumenta l’acidità.

I climi aridi invece favoriscono un suolo alcalino.

  • Le coltivazioni che assorbono i nutrienti

Un’altra cosa di cui tenere conto sono le coltivazioni stesse!

Infatti le piante assorbono costantemente le sostanze presenti nel suolo, principalmente i cationi, cioè le molecole con carica positiva.

È per questo che generalmente le piante vanno ad acidificare il terreno e bisogna ripristinare l’equilibrio Ionico tramite somministrazione di azoto.

  • L’uso di fertilizzanti

Come abbiamo appena detto, l’uso di fertilizzanti all’azoto può cambiare molto il pH del tuo terreno!

Il processo si chiama nitrificazione del terreno e produce nitrati (NO3-) che vengono assorbiti dalle piante che potranno così nutrirsi.

Tuttavia, la reazione produrrà anche ioni H+, responsabili dell’acidificazione del terreno.

  • La frequenza delle irrigazioni

Abbiamo detto che l’acqua piovana acidifica il terreno, giusto?

Beh, l’acqua da irrigazione… Fa l’opposto.

L’acqua che si usa per annaffiare è ricca di calcio e magnesio disciolti in forma di bicarbonati. Per questo alcalinizza il suolo (cioè alza il pH).

In pratica si accumula calce nel terreno.

Se un terreno arido – che come abbiamo già detto ha un pH alto – viene innaffiato di frequente, il bicarbonato contenuto nell’acqua reagirà con gli ioni acidi H+, rendendo il suolo ancora più alcalino.

  • Le piogge acide

Abbiamo imparato a capire che la pioggia è leggermente acida.

Le cosiddette piogge acide… Lo sono molto di più!

Nella pioggia normale vanno ad aggiungersi acido nitrico e acido solforico che provengono dai combustibili fossili usati a scopi industriali.

Nelle zone soggette a piogge acide, il suolo avrà necessariamente un pH basso, dato dall’accumulo di ioni H+ nel terreno.

LE AMANTI DEL TERRENO ACIDO

La coltivazione del mirtillo e dei frutti di bosco in generale richiede un suolo generalmente acido e dovrai lavorare per rendere acido il terreno. Prima di piantare, informati sempre sul substrato preferito delle tue piante!


5. Come posso correggere il pH del terreno?

Come-posso-correggere-il-pH-del-terreno

Siamo pronti a trasformarci in una banda di piccoli chimici?

In realtà correggere il pH del tuo orto non è niente di troppo complesso: basta usare il giusto ammendante.

In base al pH rilevato, ’obiettivo è alterare la concentrazione degli ioni idrogeno H+ e degli ioni ossidrile OH-.

Per annullare gli H+, dovrai usare composti ricchi di ioni negativi che vanno ad annullare la carica positiva dell’idrogeno.

Lo stesso discorso vale per gli ioni ossidrile. In questo caso, però, dovrai usare composti carichi positivamente.

Ecco alcuni esempi pratici:

  • I terreni acidi hanno bisogno di calce, che innalza il pH. Puoi usare idrossido di calcio, carbonato di calcio o di magnesio, silicato di calcio o di magnesio.
  • I terreni alcalini richiedono l’uso di acidificanti. Quelli comunemente usati sono il muschio di torba e lo zolfo. Lo zolfo è più economico e si usa per terreni di grandi dimensioni. La torba invece è particolarmente indicata per piccole coltivazioni.
  • Per mantenere un pH già neutro, aggiungi semplicemente del compost ad alto contenuto di materia organica.

6. Test per il pH del suolo: quando e come eseguirlo

Non pensare di cavartela con un test fatto una tantum!

Il pH del terreno cambia nel tempo, in base ai fattori di cui abbiamo parlato nel capitolo dedicato.

Quindi è necessario fare il test del pH del suolo in maniera regolare, una volta all’anno o massimo ogni due anni.

  • Raccogli un campione di terra

Ne abbiamo già parlato sopra ma andiamo un po’ più nel dettaglio.

  1. Raccogli da più punti del tuo giardino a una profondità di circa 10 centimetri
  2. Evita le aree troppo “atipiche” come raccolte d’acqua o zone sabbiose
  3. Rimuovi dal terreno raccolto eventuali corpi estranei come rami o sassolini

CONSIGLIO PER UN MIGLIORE TEST

Prima di eseguire il test, è buona norma asciugare la terra stendendola su un foglio di giornale e lasciandola all’aria aperta per una notte.


7. I metodi per testare il pH del terreno

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Benissimo! Ora hai raccolto il campione ed è arrivato il momento di valutare il pH del tuo giardino.

Abbiamo visto le cartine tornasole col loro colorante: devi sapere che non sono l’unico metodo per testare il pH del suolo!

Vediamo insieme i metodi più usati:

  • Test del terreno professionale

Sicuramente il metodo migliore è fare una misurazione del pH del terreno presso un laboratorio analisi professionale.

Non è un esame molto dispendioso: i prezzi si aggirano attorno ai 10-15 euro per ogni campione da analizzare.

È un metodo sicuro, affidabile e preciso.

Inoltre, spesso i risultati riportano anche indicazioni su come correggere eventuali alterazioni del pH.

  • Metodo fai da te senza un kit

Capiamoci: si tratta di un metodo approssimativo e impreciso, che puoi effettuare in attesa di un test pH professionale.

Ti dà soltanto una generica idea dell’acidità-basicità del tuo terreno.

Avrai bisogno di acqua distillata, bicarbonato di sodio e aceto.

  1. Metti in una ciotola il terreno e aggiungi acqua distillata finché non assume una consistenza fangosa.
  2. Aggiungi mezza tazza di aceto e mescola. Se il composto inizia a “frizzare”, significa che il terreno è alcalino.
  3. Prepara un’altra miscela identica a prima, ma ora aggiungi mezza tazza di bicarbonato di sodio. Se frizza, significa che il terreno è acido.
  4. Se non succede nulla in nessuno dei due casi, allora il tuo suolo ha un pH neutro.
  5. Cartina tornasole

Abbiamo analizzato questo metodo nel dettaglio all’inizio dell’articolo.

  • pH-metro

Se cerchi una misurazione del pH fai-da-te altamente affidabile, acquista un pH-metro!

È un piccolo strumento elettronico che misura direttamente il pH del terreno semplicemente per contatto.

Costa più delle cartine tornasole, però il costo una tantum è ben ripagato dalle numerose misurazioni che potrai effettuare.

Il pH-metro si usa così:

  1. Mescola acqua distillata e campione di terra asciutta per una decina di secondi.
  2. Lascia riposare per circa 15 minuti.
  3. Mescola di nuovo e esegui la lettura.

Per il procedimento esatto, affidati alle indicazioni della casa produttrice del tuo pH-metro.


8. Scegli un buon misuratore di pH

Se prevedi di fare molte analisi del tuo terreno, un misuratore di pH può essere un grande acquisto.

Ti consiglio un misuratore di pH digitale, che puoi trovare facilmente sul web.

Un buon pH-metro ha un costo che oscilla attorno ai 50-60 euro.

Esistono in commercio anche indicatori di pH digitali molto economici. Tuttavia, ti consiglio di affidarti a prodotti affidabili e professionali.

Va bene risparmiare, ma sulla salute delle nostre piantine non si scherza!


Video : Come si misura il pH del terreno