Come si calcola il costo di un impianto per vigneto?

Produrre il proprio vino richiede un certo investimento – ed è qui che molti si scoraggiano.

Ma realizzare il tuo sogno non è impossibile: in questo articolo spremeremo a uno a uno tutti i fattori che incidono sul costo di un impianto per vigneto perché, in fondo, ogni grande etichetta ha iniziato da un primo filare e se ci sono riusciti loro, ci puoi riuscire anche tu!

Come si calcola il costo di un impianto per vigneto?

Hai il terreno e tanta ambizione, le premesse sono buone ma per avviare un’attività di successo (piccola o grande che sia) ogni imprenditore deve prima fare un’analisi dei costi di avviamento.

Per realizzare un impianto per vigneto la situazione non è diversa: il terreno va preparato, si devono acquistare i materiali e costruire gli impianti, in più i costi di manodopera, insomma dall’idea alla prima bottiglia di vino con la nostra etichetta passerà un po’ di tempo ma se avrai un prospetto chiaro e preciso dei diversi step, il tuo percorso sarà spedito.

Oggi valuteremo proprio ogni passaggio che dovrai compiere e i costi legati alle fasi di realizzazione di un impianto per vigneto.

Qui di seguito ti presentiamo come si calcola il costo di un impianto per vigneto:

1. Osserva e prepara il terreno

impianto-per-vigneto

Conosci le dimensioni del campo? Hai già un’idea di quanti filari potrai realizzare?

Benissimo, allora è il momento di guardare con occhio clinico il fondo e di prepararlo per ospitare la vigna.

Valuta innanzitutto aspetti come:

  • Pendenza del terreno
  • Presenza di ostacoli (rocce, alberi, costruzioni, rovine, recinti…)
  • Stato del campo (fertilità, tipo di terra, livello di pulizia…)

Ogni attività da svolgere avrà un suo costo, variabile in base alla tua posizione geografica e – ovviamente – alla tua capacità di svolgerla in autonomia o alla necessità di rivolgerti a professionisti specializzati.

Molte vigne nascono in collina o in montagna, la pendenza non deve essere necessariamente livellata ma dovrai organizzarti affinché sul terreno da coltivare non ci siano avvallamenti improvvisi o ripide salite che renderebbero difficile lo sfruttamento della superficie.

Qualsiasi ostacolo dovrà essere estirpato, incluse rocce o radici sepolte nella terra. Per questo è raccomandabile la fase di scasso del terreno, oltre ad arieggiare il terreno rendendolo più morbido e fertile per le giovani radici delle nuove piantine, avrai modo di eliminare tutto ciò che ostacolerebbe la loro crescita.


2. Varietà d’uva

Una delle primissime cose da fare quando si decide di realizzare un vigneto (e probabilmente anche prima, quando si è ancora in fase di valutazione) è scegliere che tipo di uva andrai a piantare.

Valuta in base al tuo gusto personale, alla richiesta di mercato, alle caratteristiche peculiari del tuo appezzamento, e non dimenticare di iniziare a guardarti intorno per valutare i fornitori delle barbatelle, l’unica spesa da tenere in considerazione in questa fase.

Il costo unitario varia in base alla qualità.

3. Densità d’impianto

Ora che hai scelto che tipo di varietà d’uva piantare, dovrai decidere il livello di densità dell’impianto.

Come valutare?

Prendendo in considerazione le peculiarità di cui parlavamo prima:

  • Posizione geografica
  • Altitudine
  • Tipo di suolo
  • E soprattutto il tipo di uva e le sue necessità

Più piante deciderai di avere e maggiori saranno i costi legati alle fasi di acquisto e preparazione ma potrai ottenere più bottiglie e quindi guadagnare di più. Vero è che la differenza la farà la qualità finale del vino.

Un vino più pregiato ha maggior valore rispetto a uno più comune, pertanto il nostro consiglio è di non farti influenzare tanto dal fatturato a cui ambisci o dal numero di bottiglie che desideri produrre, lasciati guidare solo da cosa è meglio per il tuo campo in particolare.

4. Sfruttamento dello spazio

Per poter determinare la giusta densità per impiantare un vigneto dovrai valutare anche quanta distanza lasciare fra un filare e l’altro e fra una pianta di vite e l’altra all’interno dello stesso filare.

Questo distanziamento in gergo si chiama sesto d’impianto.

Più sarà ampio il sesto d’impianto e meno sarà il numero delle viti sul terreno.

Oltre a incidere sull’investimento per l’acquisto delle barbatelle, calcolare il sesto d’impianto ti permette di fare un preventivo abbastanza preciso dei materiali necessari a realizzare gli impianti: pali, fili, chiodi, ecc…

Per fare il calcolo delle piante per ettaro di terreno che dovrai acquistare una volta definito il sesto d’impianto ti basterà moltiplicare la distanza fra una pianta e l’altra per la distanza fra un filare e l’altro e usare il risultato per dividere l’area effettivamente adibita a coltivazione del tuo terreno.

Ad esempio, se fra un filare e l’altro hai lasciato 2 metri e fra una pianta e l’altra hai lasciato 1 metro, il tuo denominatore sarà 2.

Se l’area coperta dai filari è di 3 are, considera il valore di 300 per il numeratore.

300 diviso 2 fa 150, che sarà il numero delle piante che dovrai acquistare.


5. Scelta dell’impianto del vigneto

impianto-vigneto

Hai stabilito quante piante coltivare, hai scelto la varietà e hai trovato il fornitore per le barbatelle. Ormai non ti resta che passare ai fatti e costruire il tuo impianto del vigneto.

Questa fase sarà la più critica per la salute e la prosperità della tua uva perché in base al tipo di impianto che sceglierai fra i tanti possibili andrai a determinare quando sarà facile svolgere le operazioni nel vigneto, quanta luce riceveranno le piante o quanto saranno esposte agli agenti naturali.

I 4 impianti più diffusi (per costi d’impianto) sono:

  • Alberello
  • Pergola
  • Spalliera
  • Tendone

Impianto ad ALBERELLO

Questo impianto non utilizza strutture di sostegno e pertanto ci farà risparmiare denaro nella fase di realizzazione, tuttavia è il più costoso in termini di risorse perché va gestito quasi esclusivamente a mano essendo poco incline alla meccanizzazione.

Impianto a PERGOLA e TENDONE

La pergola è il più dispendioso in termini di materiali dato che poggia interamente sui pali, ed è anche dispendioso in termini di gestione dato che come l’alberello è poco incline alla meccanizzazione.

Il tendone è piuttosto simile alla pergola, anche se il numero dei pali necessari per realizzarlo è inferiore, tuttavia presenta lo stesso problema di gestione manuale della potatura e delle altre operazioni di manutenzione.

Impianto a SPALLIERA

La spalliera è meno costoso delle due precedenti opzioni del punto precedente perché impiega meno strutture di sostegno però è anche quella che permette una migliore meccanizzazione ed è quindi la più conveniente in vista della gestione produttiva.

6. Ti serve un sistema di irrigazione?

Hai realizzato il tuo impianto e hai messo a dimora le barbatelle, a questo punto puoi valutare se il tuo terreno ha bisogno di un impianto di irrigazione.

Le piante di uva da vino non hanno bisogno di troppa acqua, è importante che le radici non affondino eccessivamente nel terreno e che gli acini non si annacquino rovinando l’intensità del sapore.

Ricorri a questa soluzione solo se il tuo campo ha particolari esigenze o in previsioni di potenziali emergenze, ad esempio se sono possibili lunghi periodi di siccità tali da rischiare il rinsecchimento delle piante, o se il terreno è particolarmente arido.

La qualità dell’uva (e quindi del vino) è strettamente legata all’approvvigionamento idrico della pianta. Maggiore è l’acqua che ha accumulato negli acini e minore sarà la qualità del vino.


7. Costruzione della vigna

Scelta-dellimpianto-del-vigneto

E qui veniamo al costo della manodopera di cui avevamo fatto cenno all’inizio dell’articolo.

Tutti i passaggi precedenti possono essere svolti anche da un principiante, o al limite affiancati dalla consulenza di una persona esperta ma per quanto riguarda la costruzione fisica della vigna, è un’altra storia.

A prescindere dal tipo di vigneto che hai scelto e dalle sue caratteristiche (inclinazione, esposizione, ecc…) avrai bisogno di mezzi agricoli particolari e di saperli manovrare nel modo giusto.

Hai due possibilità: investire somme notevoli e acquistarli, dedicare tempo e risorse ad imparare come manovrarli e prevedere un’area coperta (e messa in sicurezza) sufficientemente grande per conservarli OPPURE rivolgerti a una manodopera esperta che possa svolgere il lavoro per te.

Se sei inesperto, è di certo l’alternativa che vogliamo consigliarti: molto più economica e vantaggiosa.

Avere un team esperto fra i tuoi contatti ti sarà comodo per avere consigli e per la gestione di situazioni fuori dall’ordinario pertanto quando consideri quale delle due scelte è meglio fare, non dimenticarti di questo aspetto che, secondo noi, potrebbe davvero fare la differenza nei primi anni da viticoltore.