Euphorbia atrispina: guida completa alle cure

L’Euphorbia atrispina (o Euforbia) è un piccolo arbusto spinoso formato da fusti cilindrici piuttosto affusolati di un bel verde intenso, con profonde costolature da cui nascono lunghe spine marrone scuro, quasi nere (caratteristica che dà anche il nome alla pianta) e splendidi fiori gialli.

Soprannominata anche “African milk cactus” – letteralmente “cactus africano del latte” – questa pianta può produrre irritazioni alla pelle a causa della sua linfa biancastra, pertanto è importante maneggiare la pianta con grande cura, meglio se con dei guanti da giardinaggio.

L’Euphorbia atrispina è una pianta grassa con spine originaria dell’Africa meridionale appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae. Molto apprezzata per la sua forma appariscente, le spine scure che la caratterizzano diventano di color grigio chiaro una volta adulte, aumentando ulteriormente la peculiarità della pianta.

Crescendo si mantiene bassa, raggiungendo al massimo i 40 cm d’altezza. Forma un gruppo di fusti formati da 6 – 9 costolature l’uno con angoli prominenti e spine singole, affusolate,  lunghe circa 2 cm.

In primavera sboccia dando vita a tanti piccoli fiorellini gialli che nascono da steli scuri e dello stesso spessore delle spine, che tendono a formare un piccolo cuscino fiorito in cima ai fusti.

Fra le altre Euforbiacee molto apprezzate, troviamo:

  • Euphorbia lathyris: l’Euphorbia lathyris (o Euphorbia catapuzia) è una specie biennale (talvolta annuale) originaria dell’Asia di forma allungata che cresce fra i 50 cm e il metro d’altezza. Ha foglie lunghe e strette che crescono su tutto il fusto e in primavera produce particolarissimi fiori gialli. Si dice che sia una delle piante repellenti per talpe più efficaci.
  • Euphorbia pentagona: molto simile all’atrispina, questa Euforbia ha lunghi fusti composti da 5 costolature strette corollate di spine lunghe, gialle, e in primavera genera piccoli fiori violacei sulla cima.
  • Euphorbia mammillaris variegata: è un piccolo arbusto con molte ramificazioni di un color verde – bianco e nervature di verde intenso. Può avere 7 – 17 costolature caratterizzate da piccoli tubercoli di forma esagonale che corrono lungo il fusto. Interessante notare che il freddo le fa assumere lievi sfumature rosate.

Qui di seguito ti presentiamo Euphorbia atrispina:

Come prendersi cura dell’Euphorbia atrispina

Se hai acquistato un esemplare di Euphorbia atrispina da tenere in casa, questa breve guida ti fornirà tutte le informazioni utili a prendertene cura nel modo giusto.

Ecco come prendersi cura dell’Euphorbia atrispina:

Luce

La pianta Euphorbia atrispina ha bisogno di pieno sole o sole parziale. Deve poter godere di almeno 3 – 5 ore di luce al giorno e di essere ruotata regolarmente per permettere a ogni fusto di ricevere i raggi del sole.

Se non provvederai a ruotare il vaso con regolarità, la tua Euphorbia atrispina inizierà a protendersi da un lato, nella direzione della luce.

Terra

Le serve un terreno leggero, sciolto, ben drenante. Puoi usare un terriccio per cactus e piante grasse e aggiungere dei sassolini di fiume attorno alle radici: non solo è d’effetto ornamentale ma sarà utile per mantenere il terreno umido ma non bagnato.

Ricorda che come tutte le piante grasse anche l’Euphorbia atrispina teme i ristagni idrici. L’acqua d’irrigazione deve poter scorrere via rapidamente per evitare che si formino marciumi radicali.

Acqua

Annaffia con acqua abbondante durante i mesi di crescita (primavera ed estate) ma aspetta che il terreno sia del tutto asciutto prima di dare nuovamente da bere. In inverno dovrai ridurre al minimo ma senza sospenderle del tutto. Puoi limitarti a inumidire solamente il terreno e riprendere con le innaffiature regolari (gradualmente) al termine del riposo stagionale, verso marzo, quando le temperature esterne iniziano ad aumentare.

Temperatura

Euphorbia-atrispina-Temperatura

L’Euphorbia atrispina è un’ottima pianta da appartamento ma nei mesi più caldi puoi anche spostarla all’esterno, mettendola direttamente al sole. Nei mesi autunnali e soprattutto in quelli invernali dovrà essere tenuta in casa oppure spostata in una serra fredda o un locale riparato dove le temperature non scendano sottozero.

Può sopportare brevi gelate ma non di tipo prolungato, soprattutto deve essere protetta dai climi umidi e rigidi.

La sua temperatura ideale è compresa fra i 16°C e i 29°C.

Se d’estate il termometro sale oltre i 30°C, ripara la pianta con un ombreggiante oppure spostala in un punto più protetto affinché non si bruci o afflosci.

Concimazione

Nei mesi di crescita (primavera ed estate) puoi mescolare all’acqua di irrigazione del fertilizzante liquido per cactus, nella dose consigliata dal produttore. Dai una volta ogni due settimane e sospendi del tutto in autunno e in inverno.

Propagazione

La moltiplicazione dell’Euphorbia atrispina avviene per talea. Basta tagliare uno dei fusti laterali e metterlo in un nuovo vaso di terra non appena avrà formato il callo sulla sede di taglio.

Se vuoi puoi immergere il fusto tagliato in un ormone radicante, velocizzerà l’attecchimento.

Non annaffiare dopo aver messo la talea nella terra, aspetta che siano prima spuntate le radici. In linea di massima dovresti iniziare a vederle nel giro di due settimane.

Metto il vaso in una posizione luminosa ma non esposta al sole diretto.

Una volta radicata, la talea sarà pronta per essere trattata proprio come la pianta madre.

Malattie e parassiti

Il nemico principale dell’Euphorbia atrispina è il marciume radicale che però puoi evitare in modo molto semplice dosando in modo saggio le innaffiature e dandole il terreno giusto (drenante).

Possono essere colpite anche da afidi e cocciniglia. Se vedi dei parassiti sui fusti, toglili con un cotton fioc imbevuto di alcool. Se l’infestazione è più massiccia, spruzza dell’olio di Neem sulla pianta finché non avrai eliminato tutti gli ospiti indesiderati e le loro uova.


FONTI