Pachypodium lamerei: caratteristiche, coltivazione e cura

La Pachypodium lamerei è la tipica pianta STRANA…

Della famiglia delle Apocynaceae, viene spesso inserita tra le piante grasse a causa dei suoi aculei.

La sua forma invece ricorda una palma esotica! Questa pianta xerofila infatti è endemica dell’Africa meridionale e del Madagascar.

Il nome di questo genere di arbusti deriva dal greco Pachys che significa grosso e Podos che significa piede, in riferimento al suo tronco succulento molto imponente!

Pachypodium lamerei

Qui di seguito ti presentiamo pachypodium lamerei:

Descrizione e caratteristiche

Pachypodium-lamerei-Descrizione-e-caratteristiche

Una particolare combinazione di foglie esotiche e fusto di cactus è ciò che contraddistingue questa pianta che ricorda un’ANANAS gigante!

Il gambo di questi alberi è ricoperto di spine, raggruppate a tre a tre. Alla sommità del tronco invece si sviluppano delle splendide foglie, esattamente come una palma. Queste sono di un colore verde scuro, lucide e caratterizzate da una nervatura centrale più chiara.

Se cresciuta all’aperto, in piena terra, potrebbe anche premiare le tue attenzioni regalandoti splendidi fiori con spine dal colore bianco o giallastro.

Può raggiungere 1,8 m di altezza se coltivata in casa e fino a 3,5 m nel suo habitat naturale, all’aperto.

Esistono molte altre varietà simili a piante grasse con tronco succulento:

  • Pachycereus pringlei
  • Pachypodium saundersii
  • Pachypodium brevicaule
  • Opuntia microdasys

Come prendersi cura della Pachypodium lamerei

Vorresti sapere come prendersi cura della Pachypodium lamerei?

Bastano pochi e semplici trucchetti per crescere questi arbusti come fossero nel loro habitat naturale

Luce, acqua e temperature di certo sono fondamentali.

Ma sai anche come comportarti durante l’inverno?

E cosa fare se la tua Pachypodium lamerei sviluppa foglie gialle?

Per fortuna questa NON è una semplice guida di giardinaggio, ma una raccolta dei più comuni errori e dubbi di un GIARDINIERE IN ERBA!

Sei pronto a partire?

  • Posizione e illuminazione

Ora ti spiego dove mettere la tua Pachypodium lamerei…

Questa pianta apprezza una posizione luminosa ma non in pieno sole e si adatta alle temperature calde.

Affinché cresca al meglio, senza allungarsi troppo, l’ideale sarebbe darle la luce del mattino e della sera, per un massimo di 4 – 5 ore al giorno.

Non esporre la palma del Madagascar a luce diretta. Se lo fai, assicurati di farlo in maniera graduale, adattandola giorno dopo giorno.

Nel periodo invernale invece, proteggila da gelate e temperature inferiori ai 12°C. (Regioni climatiche USDA da 9a a 11).

Io di solito la tengo in casa da settembre fino a inizio primavera, dopodiché la sposto in giardino.

Una finestra esposta a sud o a est è l’ideale per tenerla al riparo. Ma fai attenzione agli spifferi e all’umidità!

UN CONSIGLIO

Quando tieni in casa una pianta succulenta, è sempre bene scegliere ambienti con una buona ventilazione per evitare problemi di muffe.

  • Acqua

Il periodo di crescita vegetativa della Pachypodium va da aprile a settembre.

In questi mesi apprezza ricevere irrigazioni abbondanti. Devi capire di QUANTA ACQUA ha bisogno la tua pianta…

UN TRUCCHETTO

Puoi lasciare un SOTTOVASO quando innaffi, affinché l’acqua venga assorbita bene dal terreno. Non dimenticarti però di svuotarlo dopo 20 minuti!

Prima di irrigare la tua palmetta del Madagascar, assicurati che il suolo sia ben asciutto.

Le foglie e il tronco della pianta sono avvizziti?

Probabilmente devi aumentare la quantità di acqua perché è lì che questo albero conserva le sue riserve idriche, proprio come i cammelli…

Ovviamente, fai attenzione a non esagerare, o il marciume radicale avrà la meglio.

Durante l’autunno e l’inverno invece, riduci le irrigazioni allo stretto necessario. Massimo 1 – 2 volte al mese e solo se la terra è secca!

  • Fertilizzanti

Sai quanto può crescere una Pachypodium lamerei?

La cura di queste piante non è difficile!

Bastano la giusta quantità di acqua, il suolo adatto e le giuste sostanze nutrienti…

Puoi scegliere un concime specifico per piante grasse (a metà dosaggio) in primavera e in estate. Usalo ogni 4 settimane e vedrai la tua palmetta del Madagascar crescere fino a 30.5 cm in un anno! Da record!

  • Rinvaso

Un altro aspetto che adoro di questa pianta, è che NON richiede travasi frequenti.

Il rinvaso è sempre un lavoro duro e tra la terra e lo stare piegati – lo ammetto – rimando sempre più del dovuto…

Per fortuna con questa palma il problema non sussiste!

Di solito non effettuo travasi mai prima dei 3 – 5 anni. Il primo vero segnale che è il momento di intervenire, è quando la pianta non riesce più a sorreggere il suo peso con il solo fusto.

Se succede però, NIENTE PAURA, basterà rinvasare in un contenitore più capiente.

Alcune regole per un rinvaso senza problemi:

  1. È importante usare un terriccio leggero e che sia ben drenante
  2. Usa solo vasi con buchi di scolo belli larghi
  3. Ricorda di idratare la tua pianta 24 ore prima del travaso

Il terriccio universale spesso non è sufficiente per queste varietà. Per fortuna ho una ricetta facile e veloce:

La potatura non è una pratica frequente ma di sicuro è caldamente consigliata!

Se compaiono foglie gialle o deboli, puoi tagliarle, facendo attenzione a non rimuovere la parte gialla della corteccia, che funge da protezione contro insetti e batteri.

Puoi potare le tue palme anche per renderle più gradevoli e proporzionate nell’aspetto.

Come propagare la pianta di Pachypodium lamerei

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  • Propagazione dei semi di palma

Germinare i semi di Pachypodium è facile e veloce:

  1. Lascia a mollo i semi in acqua per un giorno
  2. Prepara un terriccio per piante grasse ben drenante
  3. Interra i semi almeno 3 cm in profondità e inumidisci il suolo
  4. La temperatura ideale deve essere intorno ai 21 – 25°C
  5. Coprili con un telo trasparente o pellicola per l’umidità, fino a quando non avranno 8 foglie
  6. I semi di palma saranno pronti alla germinazione in 3 – 8 settimane
  7. Talee di palma

Anche le talee di palma sono estremamente facili da fare…

Ricordati di usare sempre rami lunghi almeno 10 – 12 cm e con foglie di colore verde, se vuoi riuscire nella sfida:

  1. Taglia alcuni rami con forbici sterilizzate
  2. Immergi le talee in un ormone radicante
  3. Piantale in nuovi vasi con terriccio ben drenante
  4. Servono 18 – 20°C e una buona umidità affinché radichino con successo
  5. Puoi rinvasare le tue talee dopo 4 settimane dalla radicazione

Problemi comuni con Pachypodium Lamerei

  • Marciume radicale

Il marciume delle radici può sorgere quando il suolo è saturo di acqua. Questo accade soprattutto durante l’inverno…

Se noti che solo una piccola parte delle radici è malata, puoi procedere a rimuovere la zona interessata con delle forbici sterilizzate e rinvasare.

D’ora in poi ovviamente, dovrai cambiare frequenza e quantità delle tue irrigazioni.

  • Caduta delle foglie

Le foglie cadono dalla tua palma?

Le cause possono essere il freddo o la carenza di acqua!

Nel periodo dall’estate all’inverno è normale che la palma del madagascar perda qualche foglia per il cambio di stagione.

Quelle più basse e vecchie, deboli, cadono per lasciare il posto a nuovi germogli.

Nella stagione invernale infatti questa pianta va in riposo vegetativo e perde tutto il suo manto. In questa fase è consigliato sospendere le irrigazioni, fino all’arrivo della primavera.

  • Parassiti

Come per tutte le piante, anche la Pachypodium lamerei ha i suoi nemici:

  • Ragnetto rosso
  • Tripidi
  • Cocciniglia
  • Afidi

La salute di una pianta sicuramente fa la differenza in queste occasioni!

Quando serve però, puoi affidarti ad alcuni prodotti organici come l’olio di neem per sanificare le tue piantine.

  • Tossicità

Il Pachypodium lamerei è velenoso?

Le saponine contenute in tutte le parti della pianta sono tossiche per l’uomo e per gli animali. Vomito e perdita di appetito, se ingerita, sono i primi sintomi.

Anche le spine e la corteccia che fungono da deterrente però sono pericolose, perché molto taglienti e piene di batteri e agenti irritanti per la pelle.

Usa sempre i guanti di protezione adatti quando maneggi queste piante.

Fai molta attenzione anche alle foglie che cadono o che sporgono dalla pianta!


Fonti: