Il basilico: che cos’è, proprietà, benefici

Non solo per chi ama la pasta la pomodoro, o la pizza, ma anche per tutti voi che amate le piante aromatiche, il basilico sarà il re del vostro giardino e della vostra cucina. Se mentre vi sto parlando di pesto alla genovese e sugo di pomodoro potete immaginarne il profumo allora sapete di cosa sto parlando, altrimenti vi conviene recuperare il tempo perso leggendo questa semplice guida.

Cos’è il basilico?

Il nome scientifico sarebbe Ocimum basilicum, ma quasi nessuno lo conosce. La sua fama lo precede però in tavola, dove è ingrediente principale di molti piatti e viene usato per esaltare sapori e ricette. E’ anche considerato un tonico del sistema nervoso e della mente, qualità che si è guadagnato nei secoli di impieghi officinali ed alimentari. Il nome poi, rimanda al suo aspetto elegante e centrale in un giardino: Basileus, Re. Per questo viene spesso scelta anche come pianta aromatica da aiuola, per ornamento, per portare colori e profumi sul balcone o sul davanzale o dove preferite.

Della famiglia lamiaceae o labiatae, questa aromatica è caratterizzata da foglie ovali, lanceolate o allargate a seconda della varietà e con fiori irregolari a 5 petali, molto precoci.

Sarebbe originaria dell’India ma fa parte della nostra tradizione ormai da parecchi anni grazie al suo grande adattamento al nostro clima e alle sue proprietà.

Proprietà del basilico:

  • Digestivo e riequilibrante dell’intestino;
  • Tonico del sistema nervoso;
  • Aiuta la concentrazione e l’affaticamento mentale;
  • Antinfiammatorio, antibatterico e ricco di antiossidanti per il corpo.

Le varietà

Essendo un esemplare che si adatta molto bene, ne esistono molte varietà differenti e tutte con una caratteristica unica, solitamente il profumo. Tra le più famose ricordiamo:

  • Basilico Greco;
  • Rosso;
  • Genovese;
  • Napoletano o a lattuga;
  • Al limone;
  • Alla liquirizia;
  • …e tanti altri, scopri il tuo preferito.

UN TRUCCHETTO…

Quando avete trovato la varietà che preferite di basilico, vi conviene fare come faccio io, ogni anno, lasciate alcuni rami a maturare fino alla fine, dopodichè potrete raccogliere i semi di basilico e riutilizzarli l’anno successivo.

Perché coltivare questa erba aromatica? Il basilico in cucina…

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Se state cercando un buon motivo per coltivare basilico, questa è la sezione giusta. Oltre a quel profumo caratteristico che lo rende ideale in cucina, le vitamine, i sali minerali ed i flavonoidi ed antiossidanti in esso contenuti gli hanno permesso di essere ricordata nei secoli per le sue proprietà officinali e benefiche sull’uomo.

L’impiego nella storia lo ha visto anche protagonista nella coltivazione e nella produzione di oli aromatici e profumi, ma sicuramente quello che acquistiamo al supermercato non è ideale per nessuno di questi impieghi.

Tra i maggiori pregi di questa pianta ricordiamo che: protegge il corpo dall’invecchiamento, ha proprietà antinfiammatorie ed antibatteriche oltre a favorire la digestione ed il corretto funzionamento dello stomaco. Ovviamente va consumato nelle giuste quantità, che non sono eccessive. E’ consigliato consumarlo fresco in aggiunta a insalate.

Nell’antichità invece era considerata una panacea per il buonumore e per mantenere la mente attiva.

I valori nutrizionali sono molto interessanti:

In 100 g di foglie infatti sono contenuti:

  • 26 mg di vitamina C;
  • 300 mg di potassio;
  • 250 mg di calcio;
  • 37 mg di fosforo;

In sole 39 calorie. La composizione è per il 92% di acqua e vi sono contenuti altri microelementi e vitamine come quelle del gruppo A e B.

Metodi di utilizzo del basilico

I più famosi li conoscerete sicuramente, dal rinomato Pesto alla genovese dove il basilico si sposa con l’olio extravergine e i pinoli fino alla pizza e la pasta al sugo, gli impieghi di questa foglia sono tanti. Ma anche molti piatti semplici come insalate gustose, zuppe, vellutate o La caprese, con la mozzarella di bufala campana.

Inoltre, tra le idee più apprezzate vi è anche il liquore al basilico, ottimo davvero come digestivo e molto particolare.

Un aspetto interessante di questa pianta è che alcuni degli impieghi più tipici, sono nati dall’esigenza di conservarne il profumo delle foglie, che una volta essiccate perdono quasi completamente. Questa pianta infatti non è ideale per essiccare le foglie quindi ci si è ingegnati per conservare il raccolto il più a lungo possibile durante l’inverno.

Tra questi l’olio ed il sale aromatizzato sono i miei preferiti e ci permettono di portare sempre in tavola il profumo d’estate. Anche congelarle o estrarne l’olio essenziale, sono soluzioni funzionali.

Come piantare il basilico in vaso o in piena terra

Piantare il basilico è molto semplice, proprio come prendersene cura e raccoglierne le profumate foglie. Non richiede molte attenzioni, se non l’acqua. Questa pianta infatti, che sia in vaso o in terra piena, si aspetta di ricevere frequenti innaffiature, ma non abbondanti.

L’importante è che la terra non sia mai secca e arida. Questo ovviamente richiede più attenzioni quando il contenitore è piccolo.

Predilige una posizione ben soleggiata e che sia in terra piena o in vaso non fa differenza. Il suo ciclo vitale è legato alla stagione ed essendo una pianta annuale sensibile, non sopravvive a temperature inferiori ai 10°C e all’inverno. Può stare vicino ad altre piante, con cui crea una consociazioni benefiche esaltando non solo i sapori, ma anche proteggendosi a vicenda da agenti patogeni. Tra questa ricordiamo il prezzemolo, il sedano e soprattutto il pomodoro. Non trovate quanto sia simpatica la natura a volte? Due piante che stanno tanto bene vicine tanto in terra quanto in tavola.

Se volete germinare i vostri semi, il periodo è a marzo in semenzaio e ad aprile in piena terra o in vaso. Consiglio sempre di mettere più semini, possibilmente a spaglio, per aumentare la quantità di germogli tra cui scegliere poi le piantine più sane. Dopo circa un mese dalla germinazione, intorno a maggio, si potrà procedere con il travaso nel contenitore definitivo o in piena terra.

Le minime notturne per la semina e la vita dovrebbero essere di circa 15°C.

Altrimenti potrete risparmiare tempo acquistando delle piantine di basilico presso un vivaio oppure, tentare la propagazione per talea, un metodo per avere in pochi giorni tutte le piantine che desiderate.

Vi basterà scegliere una sezione di ramo sufficientemente grande, circa 1o cm, dotata di foglie sane e posizionarlo in terra, al riparo da luce diretta. Nel giro di una settimana le prime radici inizieranno a spuntare se avete fatto tutto con cura.

Come coltivare il basilico

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Come dicevamo la cura del basilico è molto semplice, richiede solo alcuni accorgimenti:

Terra: Un terreno ben drenante è l’ideale per questa pianta. Un pH neutro ed un suolo organico ricco di nutrienti sono l’ideale. Meglio aggiungere compost a inizio primavera, quando la pianta accumula energie.

UNA CURIOSITA’…

Meglio non esagerare con i fertilizzanti, poiché il basilico è un’erba aromatica che perde il suo aroma quando il terreno è troppo ricco.

  • Sole: Gradisce un ambiente soleggiato e tiepido, con almeno 6 ore al giorno di luce diretta.
  • Acqua: Date acqua non appena il suolo appare secco al tatto. Fate attenzione a non bagnare troppo il gambo e le foglie della vostra piantina.
  • Distanza: Solitamente la distanza ideale per un corretto sviluppo è di 20-30 cm, ma 10 cm possono essere più che sufficiente, soprattutto in fase di germinazione.

Come potare una pianta di basilico

Un accorgimento importante per aumentare la produzione di questa pianta, è la potatura.

Va effettuata sui rami che iniziano a mostrare i segni di fioritura recidendone il fiore e permette di prolungare la produzione di foglie e quindi la raccolta consentendoci di avere sempre foglie fresche fino ad ottobre.

Come curare il basilico

Oltre alla potatura o cimatura, anche la pacciamatura è una tecnica che aiuta a mantenere in salute le nostre piante. Si effettua in primavera aggiungendo materiale organico come compost o stallatico sui vasi, senza esagerare.

Questi accorgimenti sono fondamentale per preservare le nostre piante da agenti patogeni che possono danneggiarla o ucciderla.Tra i più noti vi sono:

  • Peronospora, colpisce in condizioni di ristagno idrico, causando foglie gialle;
  • Pythium, causato da un marciume radicale da troppa acqua;
  • Fusarium o gambo nero, che porta alla morte della pianta.

L’utilizzo di rame spesso aiuta a contenere e prevenire queste malattie.

Ma vi sono anche predatori come le lumache che possono attaccare il nostro giardino, soprattutto quando sono ancora germogli.

Soprattutto alla nascita, anche la competizione tra germogli ed erbacce infestanti è un aspetto di cui tenere conto per non rimanere delusi. La crescita delle infestanti infatti può sorpassare quella del nostro basilico lasciandolo in ombra.

Tra le tecniche agronomiche, il giusto apporto idrico ed i prodotti naturali come macerati di ortica, olio di neem e sapone di marsiglia puro, potrete tenere controllati tutti gli infestanti.

Come raccogliere le foglie di basilico

Anche la raccolta del basilico come tutte le cose, ha i suoi segreti.

Innanzitutto le foglie non vanno strappate singolarmente ma va reciso tutto il ramo che abbiamo scelto di cogliere, per non danneggiare la pianta. Il raccolto solitamente si effettua prima della fioritura, anche se come abbiamo visto esistono trucchetti per ritardarla e prolungare il raccolto.

UN TRUCCHETTO…

Il consiglio fondamentale è di non raccogliere mai oltre i 2/3 della pianta per farla riprendere dallo stress.

Domande frequenti

🌿 Quando seminare il basilico?

Questa pianta si semina in semenzaio a marzo e ad aprile in vaso o in terra. L’importante è che le temperature siano superiori ai 12-15°C.

🌿 Quando raccogliere le foglie di basilico?

La raccolta del basilico solitamente avviene prima della fioritura che inizia a Giugno e termina a Settembre/Ottobre a seconda del clima.

🌿 Come si cura il basilico in vaso?

Il basilico deve essere mantenuto in un terreno drenante e mai secco o arido. Richiede una buona esposizione solare e temperature sopra ai 10°C.