C’è un vecchio detto…
“Al contadino non far sapere quanto è buono il formaggio con le pere”
E quanti altri stuzzichini deliziosi si possono fare se hai un albero di pere?
Perché siano davvero eccezionali devi sapere come coltivare il pero.
Non farti sfuggire questa guida dal seme alla tavola…
Come coltivare il pero
Stai pensando di piantare un pero? O forse hai già la tua pianta in giardino? Se così fosse questo è il posto giusto per imparare velocemente le basi e raccogliere la tua frutta fresca con una coltivazione biologica.
Se vuoi affinare il tuo pollice verde troverai trucchi e consigli per le tue piante e il tuo giardino, cosa stai aspettando?
Getta il seme della conoscenza e fallo germogliare.
Qui di seguito ti spieghiamo come coltivare il pero:
1. Coltivazione del pero
Sicuramente tra le piante da frutto l’albero di pera o Pyrus communis è una di quelle meno esigenti. Potrai pensare che sia anche poco fruttifero…
Qui ti sbagli amico mio!
Le pere sono tra gli alberi da frutto che producono di più per la gioia dei nostri palati.
La pianta del pero apprezza un clima caldo con una buona esposizione solare, almeno 6-8 ore di luce diretta.
Il terreno ideale deve essere ricco di nutrienti organici ma anche di argilla quindi non troppo drenante ma comunque leggero.
Questo perché il pero non apprezza le carenze d’acqua ma nemmeno i terreni impregnati.
LO SAPEVI CHE
Per avere un albero di pere forte e sano è molto importante proteggerlo da correnti d’aria fredda e gelida, soprattutto nelle zone collinari o montuose dove gli ostacoli e dislivelli possono creare delle tasche di gelo, acerrime nemiche dei nostri frutti.
Non pensi di avere il posto adatto?
Per tua fortuna scoprirai che tra le varietà di pere ne esistono per tutti i climi. Alcune si adattano alla crescita in vaso per poterle spostare a seconda delle necessità nei primi anni di vita.
2. Varietà di pere
La NATURA è bella perchè VARIA!
Mele rosse, gialle, verdi, rosa… ma le pere? Anche le varietà di pere come potrai immaginare sono tantissime!
Ciascuna con i suoi colori e le sue forme ma soprattutto, con il suo sapore. Esistono infatti varietà di pere piccole ma anche tipi di pere dolci e succose come nettare degli dei.
Non solo il frutto ed il suo gusto cambiano ma anche le esigenze di adattamento della pianta setta.
Vuoi una varietà da tavola o una da cucina, magari per una buona torta di ricotta e pere?
Ecco alcuni tipi di pere:
- Da tavola: pera Concorde, pera Conference, pera Doyenne du Comice, pera Onward, pera Williams, pera Beth,
- Da cucina: pera Catillac, pera Kaiser
- Adatte a entrambi gli scopi: pera Jargonelle, pera Shipover
Quando hai deciso (puoi anche optare per un ibrido, che si adatta a entrambe le esigenze!) non ti resta che valutare il clima della tua zona.
In condizioni ottimali il tuo albero di pere può raggiungere i 12 METRI.
Ecco perché per controllare l’altezza degli impianti agricoli ma anche da casa si utilizzano delle varietà portinnesti su cui innestare i nostri frutti preferiti.
Questa scelta influisce infatti solo su struttura e portamento della pianta lasciando inalterato il sapore dei frutti scelti.
Esistono anche molte varietà di pere antiche e pregiate per la loro qualità dolce e succosa ma ormai in disuso come:
- Pera Butirra
- Pera Decana d’inverno
- Pera Decana del comizio
- Pera Spadona
- e molte altre…
3. Portinnesti
Potrai scegliere da moltissime varietà di pere innestate su differenti portinnesti per soddisfare le esigenze più diverse come
come dicevamo, questa scelta influisce su:
- Dimensioni;
- Vigore e resistenza a malattie;
- Ciclo vitale;
Ecco una lista dei portinnesti più usati:
- Franco: resistente e molto vigoroso, è ideale per piccoli impianti in giardino. Cresce molto folto;
- Cotogno: è il più usato, ideale per impianti ad alta e media densità. Mantiene la pianta ad una altezza di 3-4 metri;
- M26: ottimo portainnesto per grandi colture, non richiede manutenzione;
- Quince A semi-nana: per colture basse a spalliera o cespuglio. Resiste al colpo di fuoco;
- Quince C nana: a fioritura precoce, con alberi fino a 3 metri. Resiste a basse temperature;
- Fox 9: una novità per l’europa, ottimo sostituto del cotogno che resiste a terreni calcarei;
4. Impollinazione
Te la ricordi la storia della CICOGNA, delle API e dei FIORI?
Qualcosa di vero c’è sai!
Cioè che senza api i tuoi alberi non daranno frutti.
Più peri riesci a posizionare vicini e più le api e altri insetti impollinatori ne saranno attratti. Per produrre un buon raccolto abbondante mettine sempre 2 o più in giardino.
UN CONSIGLIO
Se abiti in città puoi sfruttare altri alberi impollinatori come melo, ciliegio, tiglio e mandorlo anche a media distanza. Saranno un ponte verso il tuo personale frutteto.
Tutto questo ti regalerà tanta buona frutta succosa per la tua famiglia!( e un aiuto per questi insetti che possono fare paura ma sono importantissimi! Non conosci l’importanza delle api?)
Se hai poco spazio, puoi optare per una delle varietà autoimpollinanti che fruttificano anche da sole. Le più comuni sono:
- pera Concorde,
- pera Conference
- pera Williams Bon Chrétien
LO SAPEVI CHE
Nelle zone molto ventilate la produzione di pere può risentirne? Questo perché le api, incaricate di impollinare i fiori, non volano bene con un forte vento e restano alla larga.
5. Piantare alberi di pero
hai già trovato il posto ideale dove piantare il tuo albero di pere?
Magari non hai molto spazio in giardino?
Se hai un balcone soleggiato puoi pensare a una coltivazione in vaso!
Eggià, alcune varietà di pero come il pero selvatico crescono bene anche in vaso, lo sapevi?
Basta dargli le giuste attenzioni e un adeguato spazio per le radici. E così lo proteggerai anche dal vento!
Che sia in terra o in vaso quindi l’importante prima di tutto è avere un buon terriccio organico. Evita assolutamente i terreni calcarei perché non sono adatti a queste colture.
- Per i trapianti a radici nude si procede solitamente tra novembre e inizi di marzo, per dare il tempo alla pianta di adattarsi. Fai attenzione a mantenere il tronco scoperto quando travasi;
Scava una buca di 60x60cm e profonda 30cm. Sul fondo adagia del compost ben maturo, posiziona la piantarola e poi la terra.
Innaffiala una volta a settimana per le prime settimane controllando il terreno, evita i periodi in cui gela. La aiuterai a sviluppare un apparato radicale forte!
- Se invece hai optato per una coltivazione in vaso l’importante è evitare l’estate. Ovviamente per il primo mese non lasciarla a pieno sole quando fa caldo.
UN TRUCCHETTO
Quando pianti un pero innestato fai attenzione a non esporre al sole diretto il lato interno dell’innesto.
Tieni sempre conto delle varietà compatibili tra loro, prima di piantare! Uno degli aspetti importanti è che fioriscano all’incirca nello stesso periodo.
Ma quanto spazio serve per un pero?
Mediamente un albero nano richiede dai 3 ai 5 metri intorno a sé, mentre un pero normale può richiedere fino a 6-8 metri tra una pianta e l’altra.
Hai tra le mani un seme di pero?
Vuoi sapere come trovarne uno?
Un’opzione molto divertente quanto lenta può essere quella di piantare semi di pera magari partendo proprio da un frutto che ti è piaciuto molto e avviare la tua coltivazione di pere!
- Raccogli i tuoi semi dal torsolo di una pera dividendola in 4 e armati pazienza. Scegli solamente quelli ben sviluppati. Il periodo ideale è tra gennaio e febbraio, per dare al seme il tempo di seccarsi;
- Metti i semi a mollo in un bicchiere d’acqua per una notte, dopodichè prepara un sacchetto antigelo pieno di terriccio universale. Questo sarà il letto dove andremo a piantare semi di pera per “simulare l’inverno”;
- Una volta piantati nel terriccio richiudi il sacchetto e posizionalo nel freezer per 3 mesi: da gennaio a marzo;
- Tirali fuori e mettili a mollo in acqua tiepida per 2 giorni. La pelle più esterna deve ammorbidirsi per germinare al meglio;
- Prepara uno o più vasetti di terra in cui piantare i semi di pera, annaffiali e posizionali su un davanzale in modo che ricevano luce e calore. Sbucheranno in breve tempo e non appena avranno almeno quattro foglie li potrai travasare;
- Affinché abbia un fusto robusto, usa dei pali di sostegno man mano che cresce;
6. Come prendersi cura del pero
Una volta che il pero si è stabilizzato nel terreno, anche la necessità di acqua si stabilizza. Sicuramente durante l’estate qualche annaffiata in più non può fare che bene!
Le coltivazioni in vaso invece richiedono un controllo e una annaffiatura regolare per non restare a secco di acqua.
Se vuoi essere certo che i tuoi alberi da frutto siano al massimo e pieni di fiori dovrai ricordarti di fertilizzare con un concime granulare una volta all’anno, in primavera, seguendo un regime di coltivazione biologica.
In autunno invece ricordati di pacciamare con la tecnica del mulching intorno al tuo albero con stallatico ben compostato per aumentare la materia organica e le sostanze nutritive.
Vuoi sapere se il tuo regime nutritivo è SUFFICIENTE?
A metà estate controlla il colore delle foglie:
- Se sono verde chiaro, il prossimo anno aumenta un po la quantità di fertilizzante granulare;
- Se le foglie invece sono di colore verde scuro cerca di ridurre il concime granulare la prossima stagione;
LO SAPEVI CHE
Quando i livelli di azoto sono molto alti infatti la pianta tende a produrre foglie piuttosto che frutti. Quest’anno il tuo pero ha fatto pochi frutti? Controlla se le foglie sono di colore verde scuro e avrai la tua risposta. Riduci la fertilizzazione per il prossimo anno.
- Potatura del pero
Se hai tra le mani un albero già formato allora per i primi anni avrai ben poco lavoro da fare. Quel poco però devi sapere bene quando e come farlo!
Per il tuo giardino il lavoro di potatura del pero consiste fondamentalmente nel rimuovere tutti i rami secchi e morti, piccoli, deboli o troppo interni in modo da lasciare sufficiente spazio agli altri alberi di crescere robusti verso il sole.
I trucchi del mestiere su come potare il pero sono pochi e semplici:
- Negli esemplari a portamento libero la potatura si effettua tra dicembre e gennaio. Lascia circa 4 gemme su ogni ramo per il giusto equilibrio tra fiori e foglie;
- Negli alberi allevati invece la potatura si effettua a fine estate lasciando due gemme per ramo. In inverno invece potrai rimuovere tutti i rami più vecchi per sfoltire;
- Una potatura annuale aiuta a mantenere il tuo pero sano;
Ed ecco un breve video dimostrativo sulla potatura del pero, ovviamente di un esperto di natura e giardinaggio!
Per una coltivazione professionale esiste invece una forma di allevamento per ogni situazione:
- A spalliera
- A cordone
- A piramide
- Diradamento dei frutti
Vuoi sapere una vera chicca sul pero?
Per alleggerire naturalmente il carico dei suoi frutti e aumentare il raccolto finale l’albero di pera rilascia una parte dei frutti in un prematuro ‘june drop’ con frutti più piccoli.
Fatti trovare PRONTO per i primi ASSAGGI…
È buona norma sfoltire i rami più piccoli e deboli se necessario a inizio giugno.
- Raccolta
La raccolta delle pere non è mica in inverno sai!
Il periodo di raccolta va da giugno inoltrato fino a ottobre.
L’importante è raccogliere i frutti quando sono ancora sodi e non completamente maturi. Si può notare anche una variazione di colore sulla buccia.
La prova del 9 per sapere quando è ora di raccogliere le pere la puoi fare prima di tutto a mano.
Una pera matura si stacca facilmente con le mani semplicemente ruotandola su se stessa. E se è anche dolce al gusto allora è davvero pronta!
UN TRUCCHETTO
Le pere si colgono ancora sode per lasciarle maturare al fresco, in cantina o in un ambiente ventilato. Nel giro di una settimana saranno pronte per le tue fresche merende estive!
7. Problemi e controllo del pero
Hai paura che qualcuno venga a rubarti le pere di notte?
A volte succede che un passante si fermi a cogliere un frutto ma questo non può certo pregiudicare la stagione non credi?
Se il tuo pero non ti sembra rigoglioso come sempre o se il suo raccolto è scarso e fatica a maturare, forse devi dare un occhio alle malattie del pero per capire quale sia il problema:
- Colpo di fuoco batterico
Forse la malattia del pero più diffusa, porta i rami e frutti a seccare proprio come se fossero bruciati.
Puoi rimuovere con le forbici da potatura i rami malati, morti o danneggiati avendo cura di disinfettare con candeggina le forbici prima di ogni taglio.
Purtroppo non esistono cure al colpo di fuoco batterico, come fare?
Puoi prevenire il colpo di fuoco batterico semplicemente scegliendo varietà resistenti soprattutto se nella tua zona hai estati calde e umide.
- Psilla del pero
Conosci la psilla del pero? È uno tra i più temuti fitofagi del pero.
Si tratta di un insetto succhiatore molto aggressivo che attacca foglie e rami.
La scelta vincente per il tuo giardino è sicuramente la lotta biologica. Anche l’argilla bianca (o caolino) può essere usata per creare una barriera protettiva spruzzando tutta la pianta.
Pensi di essere già invaso dalla psilla del pero?
Allora scegli uno spray dormiente come l’olio di neem in grado di soffocare larve e uova nella fase dormiente della pianta(tra gennaio e marzo).
Per applicare uno spray dormiente devi scegliere giorni senza pioggia o vento, in cui le temperature siano sopra i 4°C ma ovviamente, fallo prima che le gemme iniziano a schiudersi quindi non oltre marzo.
I dosaggi per questi prodotti sono molto importanti per la salute, segui sempre le modalità d’uso sulla confezione.
- Carpocapsa (o verme delle mele)
Nonostante il nome che forse può rassicurare(se non hai un melo in giardino) sappi che questo insetto adora anche le pere! (oltre a noci e altri alberi da frutto)
Se non controllato tempestivamente manderà in fumo il tuo raccolto che marcirà a terra.
Questo perché lasciano nella frutta i loro escrementi oltre alle uova.
Ricordati di controllare e smaltire correttamente i frutti danneggiati. Se farai attenzione a eliminare anche le larve potrai interrompere il ciclo riproduttivo della falena.
Vuoi scoprire se nella tua zona si trovano questi parassiti?
Scegli le giuste trappole a feromoni per monitorare e proteggere il tuo giardino.
Potare il pero: come e perchè
Domande frequenti
🍐 Quanto vivono gli alberi di pere?
Solitamente vivono intorno ai 50 anni ma dipende anche dalla salute della pianta.
🍐 Quanto ci mette un pero da seme a produrre frutti?
Un albero di pere da seme impiega circa 3 anni a produrre il primo frutto. Per un raccolto completo invece servono 5-8 anni.
🍐 Quanto spesso va innaffiato il pero?
Il pero non ama tanta o poca acqua. Cerca di innaffiarlo quando vedi che il terreno inizia a seccare, indicativamente una volta a settimana.
🍐 Quando potare un pero?
La potatura del pero si effettua tra novembre e gennaio.
🍐 Quando raccogliere le pere?
Le pere sono pronte per essere raccolte da giugno a ottobre a seconda della varietà. Ricorda di non aspettare che siano completamente mature per raccoglierle.
🍐 Quali sono le pere croccanti?
Meno dolci e succose ma più granulose, le varietà di pere croccanti sono: pera Kaiser, pera Rosada, pera Conference
🍐 Quali sono le pere invernali?
Le pere invernali originarie della Francia e del Belgio sono ad esempio la pera Spadona e la pera Decana.