Agave: caratteristiche, coltivazione e necessità

Una pianta rustica dall’aspetto sicuramente caratteristico che qui da noi si vede ancora poco, l’agave è una succulenta che si adatta a ogni tipo di clima, purché posizionata in pieno sole e in un terreno sabbioso.

Se vuoi scoprire tutto sull’agave e come coltivarla in vaso o in giardino, segui con attenzione i nostri consigli!

Come coltivare l’agave

L’agave è una pianta perenne classificata nella famiglia delle Agavaceae e delle Asparagaceae originaria delle Americhe.

Comprende molte varietà, alcune di dimensioni più piccole altre più grandi, ma tutte caratterizzate da lunghe foglie appuntite distribuite a rosetta su un tronco molto basso, con piccole spine lungo i bordi delle foglie e un ago acuminato sulla punta.

Sia per forma che per colore viene spesso confusa con la pianta dell’aloe vera ma agave e aloe non hanno nient’altro in comune, anzi, se il gel dell’aloe è ricco di proprietà emollienti e cicatrizzanti, la linfa dell’agave è urticante e va maneggiata usando dei guanti da giardinaggio.

Tuttavia anche l’agave è ampiamente utilizzata dall’uomo, soprattutto come dolcificante naturale in pasticceria, anche se in molte regioni del mondo la sua buccia viene trasformata e lavorata come se fosse un tessuto grazie alla sua particolare consistenza che ricorda l’ecopelle.

E dopo questa breve introduzione sulle caratteristiche dell’agave, andiamo a scoprire quali sono le sue esigenze:

1. Luce

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All’agave piace il sole. Ha bisogno di almeno 6 ore di esposizione con luce diretta tutti i giorni ma saprà adattarsi anche a posizioni in ombra parziale.

Più il clima è caldo e meglio riuscirà a tollerare l’ombra.


2. Suolo

Essendo una pianta succulenta ha bisogno di un terreno molto drenante e leggermente acido. Può andar bene qualsiasi tipo anche se predilige il suolo sabbioso o roccioso.

Ricorda che un terreno che non è in grado di drenare l’acqua porterà al marciume radicale che a sua volta ucciderà la pianta quindi la scelta e la preparazione del terreno giusto è forse il passo più importante per il benessere dell’agave.


3. Acqua

Le piante adulte di agave sopportano benissimo la siccità.

In linea di massima devono essere bagnate solo se non ci sono state piogge per un lungo periodo e il terreno è completamente secco.

Se hai appena piantato la tua agave, annaffiala ogni 4 o 5 giorni per il primo mese e poi riduci a 1 volta alla settimana diminuendo gradualmente fino ad annaffiarla solo una settimana sì e una settimana no, in base alle piogge.


4. Temperatura e umidità

La maggior parte delle varietà di agave non tollera il gelo e in inverno deve essere protetta con del tessuto non tessuto o un altro materiale naturale.

Questa pianta ha bisogno di caldo e un clima asciutto perché le sue foglie carnose trattengono tutta la scorta di acqua di cui hanno bisogno per continuare a crescere e un clima umido o un eccesso di acqua nel terreno le farà marcire.

Ha foglie robuste, coriacee, in grado di tollerare i venti occasionali ma meglio tenerla lontana da correnti forti.


5. Concimazione

L’agave di solito non ha bisogno di essere concimata. I fertilizzanti, infatti, stimolano la fioritura che nell’agave avviene raramente e può determinare la morte della pianta (in base alla specie).


6. Come coltivare l’agave in vaso: mini-guida

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L’agave è molto semplice da coltivare.

Per vedere crescere e prosperare la nostra agave negli anni a venire dobbiamo partire da una piantina sana. Come ottenerla? In 3 modi: comprandone una in un vivaio (soluzione sempre valida e ideale per i principianti), facendola crescere a partire dai semi o coltivandola da un pollone nato alla base della pianta.

Nel primo caso non dovremo far altro che aspettare il momento giusto e trapiantarla in giardino o in un vaso più grande.

Per coltivare l’agave in vaso a partire da seme o da pollone, invece, dovrai seguire questi facili procedimenti:

  • Coltivazione da seme

Riprodurre l’agave da seme è molto semplice. Dopo aver reperito i semi da un buon rivenditore, segui questi passaggi:

  1. Prendi un vaso con un foro di drenaggio sul fondo e riempilo con un terriccio per semi
  2. Spargi i semi di agave sulla superficie
  3. Leggi sulla bustina se la tua varietà di agave ha bisogno di essere in posizione di luce o di ombra durante la germinazione
  4. Se i semi hanno bisogno della luce per germinare, NON coprirli con la terra
  5. Inumidisci leggermente la terra e poi avvolgi il vaso nella pellicola trasparente
  6. Metti il vaso in un punto luminoso (luce indiretta) con almeno 21°C di temperatura
  7. Quando vedrai nascere i primi germogli, togli la pellicola trasparente
  8. Moltiplicazione da pollone

Le piante mature dell’agave producono dei polloni, vale a dire delle piccole nuove piantine che crescono alla sua base.

Possono essere facilmente staccate e coltivate per creare una nuova pianta, o per sostituire la vecchia agave che dopo la fioritura è morta.

Questo metodo non è solo conveniente ma aiuta anche l’agave matura ad alleggerirsi e guadagnare spazio.

I polloni possono essere fatti propagare in qualunque momento, anche se è preferibile aspettare che siano almeno di 5 – 7 cm di diametro.

  1. Smuovi il terreno attorno al pollone per trovare la radice che lo connette alla pianta madre
  2. Taglia la radice con una cesoia da giardinaggio ben affilata, fai attenzione a non tagliare altre radici e soprattutto nessuna delle radici del pollone
  3. Con delicatezza, estrai il pollone preservando al massimo l’integrità delle sue radici
  4. Metti il pollone in una posizione ombreggiata e ventilata per qualche giorno, in modo che le radici possano sviluppare un callo
  5. Pianta il pollone in un piccolo contenitore o un vaso dotato di foro di drenaggio usando un mix per succulente
  6. Inumidisci leggermente il terreno e posiziona il vaso in un luogo luminoso e caldo
  7. Dai da bere quando lo strato superiore del suolo è secco ma non esagerare

Nel giro di qualche settimana il pollone dovrebbe essere pronto per essere trapiantato in giardino, se vuoi, oppure puoi continuare a tenerlo in vaso aumentando via via la sua dimensione quando la pianta avrà occupato tutto lo spazio a disposizione.


7. Malattie e parassiti

L’agave di solito ha pochi problemi. Fra i più frequenti, troviamo:

  • Punteruolo nero dell’agave

Il punteruolo nero dell’agave è un parassita che depone le uova alla base della pianta e vi depone le uova. Una volta schiuse, le larve divoreranno la pianta dall’interno e la indeboliranno fino a farla morire.

Ad essere prese di mira per prime sono le agavi in procinto di fiorire e quelle più deboli.

  • Cocciniglia

La cocciniglia è un parassita che colpisce tantissime tipologie di piante e anche l’agave purtroppo non ne è immune. I piccoli insetti bianchi grandi 5 – 10 mm si possono distinguere facilmente sotto alle foglie della pianta. Puoi staccarli passando un batuffolo di cotone imbevuto in una soluzione insetticida mirata.

  • Marciume radicale

La causa principale di malessere in questo tipo di piante è legata all’acqua. Troppa acqua, come già detto, porta alla comparsa del marciume radicale. Una volta che le radici sono colpite, le foglie non riescono più a trarre il nutrimento dal suolo (inclusa l’acqua) e inizieranno a cadere.

  • Ingiallimento delle foglie

Anche l’ingiallimento delle foglie è quasi sempre legato a un’eccessiva somministrazione di acqua.

Le foglie ingiallite potrebbero essere causate anche da una posizione sbagliata. Se l’agave riceve troppa poca luce durante il giorno, i colori delle foglie diventeranno slavati.

Tieni d’occhio la pianta nell’arco della giornata e calcola quante ore di esposizione riceve. Se noti che non può godere di almeno 4 – 6 ore di luce tutti i giorni, spostala in una posizione migliore.


8. Varietà di agave

Ci sono moltissime specie di agave, tutte molto diverse per aspetto e dimensioni, fra queste abbiamo selezionato alcune delle varietà più comuni da coltivare:

  • Agave attenuata

Questa varietà spinosa è molto popolare ed è nota anche con il soprannome di “agave coda di volpe”. L’agave attenuata si sviluppa mediamente per 120 – 150 cm di altezza per 150 – 180 cm di ampiezza ed è di un bel color verde-grigio con foglie ampie e leggermente ovali.

  • Agave parviflora

L’agave parviflora è davvero particolare, ha foglie di un verde molto intenso, strette e lunghe come aculei con striature bianche e filamenti a ricciolo che la ricoprono. Raggiunge i 180 cm di altezza e fiorisce dopo circa 6 – 8 anni producendo un lungo stelo fiorito di colore verde.

  • Agave tequilana blu

Come tradisce il nome, dall’agave tequilana blu si produce la tequila ma è anche una pianta da giardino particolarmente attraente che può oltrepassare i 180 cm di altezza per quasi 2 metri di ampiezza. Ha foglie dalla forma appuntita che crescono dritte e si aprono a cespo. Fra i 6 – 8 anni sviluppano un fiore di agave di colore giallo.

  • Agave victoria-reginae

Completamente diversa dalle altre, l’agave victoria-reginae ha foglie corte di un bel verde intenso che si mantengono più compatte verso il centro della pianta formando una cupola. Resta bassa, circa 30 – 50 cm al massimo, e fiorisce solo una volta ogni 20 o 30 anni.


9. Rinvaso

Rinvaso-de-lagave

Quando il vaso diventa troppo piccolo per contenere le radici dell’agave, deve essere sostituito.

Non è necessario esagerare, scegli un nuovo vaso appena più grande del vecchio. Prepara il substrato e la terra, poi inserisci la pianta e aspetta una settimana o poco più per permetterle di stabilizzarsi prima di darle da bere.

Il rinvaso dell’agave può essere un po’ complicato da eseguire a causa dei suoi aculei e delle dimensioni che non sempre sono facili da gestire.

Ricorda che la linfa dell’agave è irritante quindi indossa sempre dei guanti da giardinaggio per proteggere la pelle.


10. Potatura

L’agave non ha bisogno di essere potata ma dovrai mantenere sempre pulita la pianta togliendo le foglie morte, malate o ingiallite, e tenere ben ordinata la superficie del terreno per evitare che si formino funghi, muffe o si avvicinino parassiti interessati a colpire la nostra pianta.

Le foglie dell’agave sono piuttosto coriacee, per staccarle ti serviranno delle cesoie da giardinaggio, forbici da potatura o un coltello affilato.

Durante questa operazione ti consiglio di non limitarti solamente a guanti di protezione ma di indossare anche pantaloni lunghi, maglietta a maniche lunghe e occhiali di protezione per riparare pelle e occhi dalle spine e dalla linfa.