Le piante grasse del genere Aztekium, della famiglia delle Cactaceae, si suddividono in due specie e sono originarie degli habitat del Messico Centrale e del Messico del Nord.
Scoperte nel 1929 dal Professor F. Ritter, queste succulente di colore verde e bianco sono tra le varietà più piccole finora scoperte.
E non solo… sono anche uno dei pochi esemplari di cactus senza spine.
Pronto a scoprirli con noi?
Aztekium
Il nome Aztekium deriva dalla parola “Aztec”, come gli Aztechi.
Questo perché la sua forma ricorda molto le sculture della popolazione indigena.
Si tratta di piante grasse nane, di forma globulare e caratterizzate da una crescita estremamente lenta.
Il fusto è composto da 8 – 11 costolature ben pronunciate che vanno a formare la tipica sezione a stella, che non supera i 20 millimetri di diametro.
Da adulte, queste piante grasse assomigliano molto al cactus torcia boliviano (Echinopsis pachanoi), un altro splendido esemplare che non può mancare nella tua collezione.
Le due specie di questa varietà sono:
- Aztekium ritteri
- Aztekium hintonii
LO SAPEVI CHE
C’è anche una terza specie, scoperta solo nel 2011, di cui ancora non si sa molto: la Azt. valdezii! Potrebbe essere solo una variante della ritteri…
1. Luce
Questa pianta succulenta apprezza zone luminose e parzialmente soleggiate per crescere al meglio.
Rispetto ad altri cactus del deserto però, la Aztekium preferisce non prendere il sole durante le ore più calde.
2. Innaffiare la aztekium
Non sai mai quando annaffiare le piante grasse, vero!?
Innaffia solo in primavera ed estate avendo cura di lasciare asciugare bene il suolo tra un’irrigazione e l’altra.
Con l’arrivo del freddo questa pianta dalla crescita molto lenta va in dormienza vegetativa. In inverno non innaffiare e lascia seccare completamente il vaso. Apprezza l’acqua piovana, meglio se leggermente acida (evita pH sopra 7). Se proviene dal rubinetto puoi lasciarla decantare 24 ore in un secchio.
3. Suolo
Soprattutto da piccole, le radici delle Aztekium sono molto sensibili ai ristagni di acqua.
Per questo è consigliato un terriccio da piante grasse ben drenante e leggero.
Il loro habitat naturale sono le scogliere di gesso e calcare.
Niente torba né terriccio universale quindi, per queste piante succulente molto speciali!
Un mix preparato con attenzione seguendo la guida alla composizione del suolo di un vero esperto nel settore è sempre la scelta più efficace.
Il rinvaso si effettua ogni 3 – 4 anni.
IL MIX DEL POLLICE VERDE
Vuoi una ricetta semplice e veloce?
- ⅓ terriccio per piante grasse
- ⅓ sabbia agricola
- ⅓ perlite o lapillo vulcanico
4. Fertilizzanti
Nonostante la crescita estremamente lenta, anche per le Aztekium le sostanze nutritive sono importanti.
Anzi, se usate correttamente possono dare al nostro cactus quella spinta in più per crescere.
Per questo, in primavera si può fertilizzare una volta al mese, con un concime liquido per piante grasse, a metà del dosaggio consigliato sull’etichetta.
5. Fioritura
In estate, se si è fortunati, si possono vedere le Aztekium fiorire…
Producono fiori piccoli (circa 1 cm) di colore rosa o lilla che si sviluppano sulla sommità della pianta grassa.
Affinché fiorisca però, la pianta deve raggiungere la maturità.
Come posso capire se la mia Aztekium è matura?
È molto facile!
I tratti distintivi della maturità di queste piante succulente sono le spine intorno alla corona e lo sviluppo di ciuffi lanosi lungo le creste.
Devono comunque avere almeno 5 anni di vita.
6. Temperatura
Le Aztekium non temono il caldo.
Non si può dire lo stesso però per la luce diretta del sole, soprattutto nelle ore più calde.
Altrettanto importante è proteggerle dal freddo e dal gelo. Questi esemplari infatti possono resistere fino a 8 – 10°C.
Puoi anche far svernare il tuo cactus in serra per evitare di mandarlo in dormienza, anche se io lo sconsiglio.
Piuttosto assicurati che il vaso sia completamente asciutto quando le temperature iniziano a scendere. Puoi fare ciò riducendo gradualmente le irrigate alla fine dell’estate.
7. Propagazione
Per germinare semi di Aztekium bisogna conoscere la strategia giusta e armarsi di MOLTA pazienza.
Questi semi infatti hanno un alto tasso di germinazione nella prima fase anche se le progenie che poi attecchiscono e raggiungono l’età adulta sono davvero poche.
Ecco come germinare i semi di Aztekium con la tecnica del sacchetto:
- Riempi un vaso di piccole dimensioni con del terriccio gessoso minerale molto fine, dopo averlo inumidito (non inzuppato!)
- Pianta i semini avendo cura di non seminare troppo in profondità. Con uno spruzzino puoi nebulizzare il primo strato del vaso.
- Adesso serve un sottovaso! Puoi usare un bicchiere in plastica o dei veri e propri sottovasi delle giuste dimensioni.
- Metti i tuoi vasetti con annesso sottovaso dentro ad un sacchetto di plastica sigillato, avendo cura di lasciare un filo di acqua nel sottovaso.
- Ora non rimane che aspettare… e di tanto in tanto (ogni 2-3 mesi) mettere acqua nel sottovaso. Devi evitare assolutamente di fare asciugare la terra in questa fase!
- Passati circa 3 anni ci sei, i tuoi germogli dovrebbero aver attecchito! Saranno ancora piccolini ma non temere.
Altrimenti puoi scegliere di prelevare una talea da un amico, sempre se è d’accordo!
Per riprodurre la Aztekium tramite talea o pollone:
- Taglia alcuni polloni laterali da una pianta matura. Devi farlo quando germogliano (in primavera).
- Lascia cicatrizzare il taglio circa 10 giorni. Nel frattempo puoi preparare i vasi con terriccio gessoso minerale o sabbioso.
- Pianta i polloni nel suolo avendo cura di lasciare una parte di gambo scoperta e mettili a mezz’ombra.
Fonti:
- Cactaceae – https://it.wikipedia.org/wiki/Cactaceae
- Echinopsis pachanoi – https://it.wikipedia.org/wiki/Echinopsis_pachanoi
- Guida alla composizione del suolo – https://www.codiferro.it/terriccio-ideale-piante-grasse-succulente-vaso-composizione-consigli/#:~:text=Per%20creare%20il%20vostro%20terriccio,Perlite%20o%20pomice