Cereus peruvianus: coltivazione e cura

Il Cereus peruvianus è un grande cactus dalla forma longilinea e ramificata di un bel colore verde brillante del genere Cereus, di cui fanno parte circa 50 specie. Questo cactus spinoso cresce molto rapidamente e in estate produce splendidi fiori bianchi e – la sua particolarità – frutti commestibili.

Elegante, dal forte impatto decorativo, riesce a valorizzare giardini e terrazzi richiedendo di pochissime cure. Se cerchi una pianta fruttifera davvero unica e facilissima da gestire, il Cereus peruvianus è una scelta perfetta.

Cereus peruvianus

Originaria del Sud America (come d’altronde suggerisce il nome…), questa splendida succulenta è nota per la sua altezza a dir poco imponente, infatti può raggiungere i 10 metri – ma solo in condizioni particolari.

Un cactus lungo, con dimensioni più simili a quella di un albero che di una pianta grassa, e anche il suo aspetto ricorda proprio quello di un albero, con un lungo fusto centrale di circa 10 – 20 cm di diametro e numerose ramificazioni diffuse.

Ma le particolarità di questo cactus non finiscono qui: i suoi fiori (generalmente bianchi) sono a dir poco enormi (circa 10 – 15 cm di diametro) e sbocciano solamente per una notte, rendendo lo spettacolo ancora più unico, magico e imperdibile.

Infine, il Cereus peruvianus fa anche parte dei cactus commestibili, anche se purtroppo è ancora troppo poco sfruttato qui da noi. I suoi frutti, chiamati pitaya, sono simili a delle piccole mele e nella loro terra d’origine sono alla base dell’alimentazione delle popolazioni locali e anche di tante specie di uccelli che grazie a questa pianta non restano mai senza cibo.

Qui di seguito ti presentiamo cereus peruvianus:

Varietà di Cereus perivianus

Varieta-di-Cereus-perivianus

Il Cereus peruvian var. Monstrousus è una variante della pianta classica del genere Cereus. Resta più bassa in altezza, dato che ha un portamento prostrato, ma produce fusti molto grandi e frutti giganti, succosi e deliziosi. Un’eccellente scelta per i giardini delle zone USDA 9 – 11.

La varietà è molto amata sia dagli appassionati che dai neofiti perché ha una forma estremamente particolare e interessante, con spine a ciuffetti di un bel colore rosso intenso che risaltano sul colore verde-blu del fusto.


Cure

Il Cereus peruvianus è una pianta resistente e molto longeva. In media vive fra i 15 e i 30 anni purché tenuta in un ambiente che rispecchi le sue necessità e quindi esposto tutto l’anno al sole e con temperature che non scendono mai sotto lo zero.

Come tutte le specie della famiglia delle Cactaceae, anche la Cereus peruvianus è di facile coltivazione e richiede pochissime cure. Puoi scegliere se piantarla in giardino, in vaso o tenerla all’interno di casa. L’unica differenza è che tenendola dentro crescerà più lentamente, ma niente che la renda meno attraente.

  • Luce e temperatura

Per quanto riguarda la luce, questa pianta che fiorisce di notte deve ricevere quanta più luce naturale possibile. Se la coltivi all’interno, dovrai esporla a sud accanto a un’ampia finestra. Se non riceve luce sufficiente, inizierà a incurvarsi in avanti in cerca di sole.

Se non hai nessuna finestra esposta a sud e quindi non puoi garantirle almeno 8 ore di luce al giorno, cambiale di posizione almeno un paio di volte l’anno per farle corregge la pendenza del fusto.

Come tutti i cactus anche il Cereus perivuanus ama le temperature elevate. Nel suo habitat perfetto il termometro segna sempre fra i 10° e i 29°C. Se la coltivi in vaso all’aperto, ad esempio su un terrazzo o un balcone, in inverno dovrai necessariamente metterla a dimora in un luogo asciutto e riparato, non riscaldato, con temperatura fra i 15° e i 18°C.

  • Acqua

Se questa pianta desertica ama i bagni di sole, proprio non tollera l’eccesso di acqua. Può resistere anche a lunghi periodi di siccità pertanto è importante rispettare la sua scarsa esigenza di acqua.

Durante i mesi caldi (primavera ed estate), puoi aumentare un pochino le innaffiature per favorire la crescita dei frutti. Sono anche i mesi in cui si allungano fusto e rami, dell’acqua in più le farà comodo.

Quando l’estate è finita e la pianta ha concluso la maturazione di tutti i frutti, riduci le innaffiature sempre di più fino quasi a sospenderle nei mesi invernali, fino a inizio primavera. Indicativamente può bastare pochissima acqua ogni 3 settimane, ma verifica sempre lo stato del terreno con il dito.

Se ti stai chiedendo quanta acqua dare per innaffiarla correttamente, beh, non è tanto “quanta” ma “quando”. Aspetta che il terreno sia asciutto prima di versare l’acqua, la quantità che le darai è indifferente.

  • Terreno

Scegli un terriccio ben drenante per evitare i ristagni d’acqua, un qualunque mix per cactus andrà benissimo. Volendo puoi aggiungere anche un po’ di sabbia extra per renderlo ancora più sciolto e migliorare ulteriormente il drenaggio.

Questa pianta è particolarmente apprezzata per la sua forma particolare ed è spesso la protagonista di giardini rocciosi composti da un set di piante succulente.

  • Concime

Durante la stagione di crescita puoi nutrire la tua Cereus peruvianus con un Nutricactus, NPK 3-6-12 + micro (300 g), concime... per arricchire il suolo e favorire lo sviluppo. Ricorda che se la stai coltivando in vaso dovrai travasarla con frequenza per darle lo spazio di cui ha bisogno per ingrandirsi.

Anche quando travasi dovrai aggiungere un po’ di concime nella terra per rinnovare il vecchio terriccio.

  • Potatura e manutenzione

Aspetta l’autunno per potare il cactus, non farlo mai se sta ancora producendo rami e frutti perché le procureresti un enorme stress. Pota solamente quando sarà troppo carica di rami, a tal punto da rendere difficile la raccolta dei frutti.

  • Propagazione

Se ti interessa coltivare questo cactus sappi che è possibile partire dai semi. Germinano molto velocemente ma il processo sarà lento. In alternativa puoi scegliere di moltiplicarla per talea e tagliare delle sezioni del fusto e piantarle nella terra in un vaso.


Raccolta

Dato che fiorisce di notte, potrebbe essere necessario impollinare manualmente il Cereus peruvianus per assicurarsi che venga impollinato correttamente, altrimenti c’è il rischio che i frutti non si formino.

Tuttavia in genere la notte offre abbastanza impollinatori da assicurare un ottimo servizio. Animali come le falene e i pipistrelli sono fra i preferiti della pianta.

Noterai che i frutti si inizieranno a formare a fine autunno o inizio inverno, quando il cactus inizia a prepararsi per il riposo stagionale.

I frutti sono assolutamente deliziosi, se non li hai mai provati ti consigliamo di non farti mancare l’occasione di tagliarne uno maturo dalla pianta e mangiarlo ancora tiepido dal sole. Sono dolcissimi, golosi e anche molto nutrienti, ricchi di beta carotene, vitamina C, fibre e molto altro.


Problemi comuni

Problemi-comuni

Anche questa maestosa pianta grassa può essere colpita da alcuni problemi. Vediamo quali:

  • Problemi legati alla crescita

Il nemico mortale delle piante grasse è l’acqua. Una dose eccessiva o il ristagno di umidità nel terreno la porteranno a marcire. Se noti che la pianta grassa diventa molle, sappi che i casi sono due: o l’hai innaffiata troppo oppure il terreno è sbagliato perché trattiene l’acqua.

Se il problema è il terreno sbagliato, puoi semplicemente aggiungere della per renderlo più leggero, oppure puoi mescolare del mix per cactus o della sabbia. Qualsiasi soluzione che lo renda più drenante va benissimo.

  • Parassiti

Questo cactus può essere colpito da svariati parassiti: lumache (sia con guscio che senza) e la terribile cocciniglia la amano. Per combattere la cocciniglia ti consigliamo degli insetticidi mirati perché può diffondersi molto rapidamente e diventare quasi incontrollabile. Un altro metodo efficace è rimuovere il parassita con un cotton fioc imbevuto nell’alcol.

FONTI